Nella narrativa di Di Giacomo è possibile distinguere diverse tipologie di descrizione: tra queste, la descrizione di tipo impressionistico, fortemente condizionata dal modello elaborato dal naturalismo francese. Al contrario delle descrizioni a funzione informativa, le descrizioni impressionistiche – a dominante sinestetica, piuttosto che visiva – non delineano uno spazio fisico oggettivo, ma l’impressione sensoriale che questo produce nell’osservatore. Sul piano stilistico, il discorso è organizzato nella forma dell’elenco di oggetti dispersi e isolati, che non entrano in relazione tra loro, se non nella forma della sovrapposizione arbitraria. Anche la sintassi, paratattica, contribuisce a dissolvere le relazioni tra gli oggetti, producendo una rappresentazione del mondo ambigua e indefinita. Nel caso di Di Giacomo questo modello descrittivo è supportato da una teoria della rappresentazione artistica articolata e consapevole, che lo scrittore elabora nei suoi scritti sulla pittura napoletana e, in particolare, sulla Scuola di Posillipo. L’elaborazione teorica, infine, si riflette anche sulle illustrazioni che Di Giacomo commissiona, e segue personalmente, per i suoi scritti. Un caso rappresentativo sono le immagini disegnate da Enrico Rossi per le Canzoni napolitane, pubblicate da Bideri, nel 1891.

Napoli illustrata: immagine e rappresentazione letteraria nella scrittura di Salvatore Di Giacomo

ELLERO, MARIA
2008-01-01

Abstract

Nella narrativa di Di Giacomo è possibile distinguere diverse tipologie di descrizione: tra queste, la descrizione di tipo impressionistico, fortemente condizionata dal modello elaborato dal naturalismo francese. Al contrario delle descrizioni a funzione informativa, le descrizioni impressionistiche – a dominante sinestetica, piuttosto che visiva – non delineano uno spazio fisico oggettivo, ma l’impressione sensoriale che questo produce nell’osservatore. Sul piano stilistico, il discorso è organizzato nella forma dell’elenco di oggetti dispersi e isolati, che non entrano in relazione tra loro, se non nella forma della sovrapposizione arbitraria. Anche la sintassi, paratattica, contribuisce a dissolvere le relazioni tra gli oggetti, producendo una rappresentazione del mondo ambigua e indefinita. Nel caso di Di Giacomo questo modello descrittivo è supportato da una teoria della rappresentazione artistica articolata e consapevole, che lo scrittore elabora nei suoi scritti sulla pittura napoletana e, in particolare, sulla Scuola di Posillipo. L’elaborazione teorica, infine, si riflette anche sulle illustrazioni che Di Giacomo commissiona, e segue personalmente, per i suoi scritti. Un caso rappresentativo sono le immagini disegnate da Enrico Rossi per le Canzoni napolitane, pubblicate da Bideri, nel 1891.
2008
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