Il deterioramento delle pietre monumentali è un processo inserito nel ciclo della trasformazione della materia, ed è gestito da fattori fisici, biologici e chimici. La conseguenza di queste azioni combinate è una perdita di coesione con diminuzione e ridimensionamento di materiale lapideo e l’induzione di una progressiva dissoluzione della matrice minerale. I microorganismi sono in grado di avviare processi virtuosi con il risultato di bio-consolidare l’opera senza danneggiare l’ambiente. L’uso di batteri calcinogenici per consolidare opere o monumenti in pietra presenta il vantaggio di poter disporre di un prodotto che sia compatibile chimicamente con le pietre carbonatiche; inoltre, il materiale prodotto dai batteri risulta più resistente e più coerente con il substrato. Il lavoro svolto ha voluto confermare quanto riportato in bibliografia e in aggiunta ha utilizzato la diversità metabolica degli ecosistemi microbici che spontaneamente s’instaurano sui beni artistici, interpretando così la filosofia del Biorestauro su di un criterio ecologico: risanamento condotto all’interno della propria nicchia, sfruttandone il potenziale metabolico intrinseco. Lo studio è stato condotto su due ponti siti in Potenza e in Campomaggiore. Dopo l’isolamento e la caratterizzazione microbica delle specie batteriche, sono stati selezionati i ceppi appartenenti al genere Bacillus che, dopo un accurato screening, hanno dimostrato di essere molto laboriosi nell’attività calcinogenica. Analisi strumentali (XRD, SEM e EDS) hanno confermato la solidità della produzione biologica ed evidenziato la capacità di formare cristalli di calcite pura al 99%.

Bio-Consolidamento dei materiali lapidei ad opera di batteri calcino genici

SCRANO, Laura;SASSO, SERGIO;BONOMO, MARIA GRAZIA;SALZANO, Giovanni;BUFO, Sabino Aurelio
2013-01-01

Abstract

Il deterioramento delle pietre monumentali è un processo inserito nel ciclo della trasformazione della materia, ed è gestito da fattori fisici, biologici e chimici. La conseguenza di queste azioni combinate è una perdita di coesione con diminuzione e ridimensionamento di materiale lapideo e l’induzione di una progressiva dissoluzione della matrice minerale. I microorganismi sono in grado di avviare processi virtuosi con il risultato di bio-consolidare l’opera senza danneggiare l’ambiente. L’uso di batteri calcinogenici per consolidare opere o monumenti in pietra presenta il vantaggio di poter disporre di un prodotto che sia compatibile chimicamente con le pietre carbonatiche; inoltre, il materiale prodotto dai batteri risulta più resistente e più coerente con il substrato. Il lavoro svolto ha voluto confermare quanto riportato in bibliografia e in aggiunta ha utilizzato la diversità metabolica degli ecosistemi microbici che spontaneamente s’instaurano sui beni artistici, interpretando così la filosofia del Biorestauro su di un criterio ecologico: risanamento condotto all’interno della propria nicchia, sfruttandone il potenziale metabolico intrinseco. Lo studio è stato condotto su due ponti siti in Potenza e in Campomaggiore. Dopo l’isolamento e la caratterizzazione microbica delle specie batteriche, sono stati selezionati i ceppi appartenenti al genere Bacillus che, dopo un accurato screening, hanno dimostrato di essere molto laboriosi nell’attività calcinogenica. Analisi strumentali (XRD, SEM e EDS) hanno confermato la solidità della produzione biologica ed evidenziato la capacità di formare cristalli di calcite pura al 99%.
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