Le Régiment Noir d’Henry Bauchau ou l’écriture du renoncement

With different representations (dramatic works, novels, poems, essays, diaries, paintings ...) the francophone Belgian writer Henry Bauchau (1913-2012) carries on the narration of a tormented existential path, inhabited by the presence of a "desire for feminine identity" and a "desire for power". With regard to these two intimate issues, perceived by his “ego” as negative, his imagination and his writing engage an endless struggle. In this article we outline first the modalities of the appearance of these desiring instances and of the long period of removal that was the consequence. Then we focus on the first literary production of Bauchau following the psychoanalytic analysis with Blanche Reverchon Jouve and Conrad Stein and especially on the novel Le Régiment noir, to examine how it manages to achieve a pacification of its inner conflicts.

Con rappresentazioni diverse (teatro, romanzi, poesie, saggi, diari, pittura…) lo scrittore belga francofono Henry Bauchay (1913-2012) intraprende la narrazione di un percorso esistenziale tormentato, abitato dalla presenza di un “desiderio di identità femminile” e di un “desiderio di potere”. Nei confronti di queste due problematiche intime, percepite dal suo “io” come negative, la sua immaginazione e la sua scrittura ingaggiano una lotta che si rivelerà senza fine. Dopo aver delineato le modalità dell’apparizione di queste istanze desideranti e del lungo periodo di rimozione che ne fu la conseguenza, ci si concentra, in questo articolo, sulla prima produzione letteraria di Bauchau successiva alle analisi psicanalitiche con Blanche Reverchon Jouve e Conrad Stein, e in particolare sul romanzo Le Régiment noir, per esaminare come essa riesca a realizzare una pacificazione dei suoi conflitti interiori.