In un mondo come quello odierno, caratterizzato da un´enorme capacità di autodistruzione, imparare a vivere insieme rappresenta, forse, uno dei maggiori problemi dell´educazione. E' perciò necessario concepire un´educazione che contribuisca a prevenire i conflitti e/o ad affrontarli pacificamente, sollecitando e sostenendo il rispetto verso l´altro: una nuova pedagogia. Un insegnamento capace di valorizzare la persona nella sua interezza e di favorirne gli apprendimenti anziché mortificarla ed ostacolarla, deve prendere vita all'interno di una relazione improntata alla stima ed alla comprensione: in tal modo può contribuire alla costruzione di un'identità solida e serena, ricca di armonia e di equilibrio interiore. É necessario, perciò, favorire un clima relazionale generatore dello star bene a scuola pensando alla classe in maniera da scorgere ed interpretare il fitto reticolo di comunicazioni che si intrecciano. Si può insegnare solo se l'alunno è disposto e predisposto ad interagire con insegnante e compagni: solo intrecciando relazioni sempre soddisfacenti è possibile condividere quella particolare esperienza di relazione che si chiama conoscenza. Ecco, allora, la necessità di costruire una didattica su misura per l´alunno, una nuova pedagogia attenta ai processi cognitivi ed ai ritmi di apprendimento, mettendosi dal suo punto di vista e ponendosi in relazione con lui all´interno di un gruppo in cui lui ha altre relazioni, alcune delle quali anche estranee all´insegnante. L´azione didattica pone in relazione tra di loro insegnante, allievo e saperi come co-protagonisti della didattica: è necessario costruire le lezioni attingendo ai saperi personali di ognuno per adattare agli alunni della classe gli obiettivi da perseguire. Ogni alunno, attraverso la fiducia in se stesso deve acquisire la capacità di riflettere sulle sue conoscenze: di conseguenza occorre cercare di attivare negli alunni le procedure, i processi che li conducano alla costruzione sempre più autonoma delle proprie conoscenze piuttosto che proporre contenuti omogenei che possono non interessarli e rischiare di disamorarli al sapere.
L'educazione ambientale. Laboratori nella scuola primaria.
SOFO, Adriano;
2013-01-01
Abstract
In un mondo come quello odierno, caratterizzato da un´enorme capacità di autodistruzione, imparare a vivere insieme rappresenta, forse, uno dei maggiori problemi dell´educazione. E' perciò necessario concepire un´educazione che contribuisca a prevenire i conflitti e/o ad affrontarli pacificamente, sollecitando e sostenendo il rispetto verso l´altro: una nuova pedagogia. Un insegnamento capace di valorizzare la persona nella sua interezza e di favorirne gli apprendimenti anziché mortificarla ed ostacolarla, deve prendere vita all'interno di una relazione improntata alla stima ed alla comprensione: in tal modo può contribuire alla costruzione di un'identità solida e serena, ricca di armonia e di equilibrio interiore. É necessario, perciò, favorire un clima relazionale generatore dello star bene a scuola pensando alla classe in maniera da scorgere ed interpretare il fitto reticolo di comunicazioni che si intrecciano. Si può insegnare solo se l'alunno è disposto e predisposto ad interagire con insegnante e compagni: solo intrecciando relazioni sempre soddisfacenti è possibile condividere quella particolare esperienza di relazione che si chiama conoscenza. Ecco, allora, la necessità di costruire una didattica su misura per l´alunno, una nuova pedagogia attenta ai processi cognitivi ed ai ritmi di apprendimento, mettendosi dal suo punto di vista e ponendosi in relazione con lui all´interno di un gruppo in cui lui ha altre relazioni, alcune delle quali anche estranee all´insegnante. L´azione didattica pone in relazione tra di loro insegnante, allievo e saperi come co-protagonisti della didattica: è necessario costruire le lezioni attingendo ai saperi personali di ognuno per adattare agli alunni della classe gli obiettivi da perseguire. Ogni alunno, attraverso la fiducia in se stesso deve acquisire la capacità di riflettere sulle sue conoscenze: di conseguenza occorre cercare di attivare negli alunni le procedure, i processi che li conducano alla costruzione sempre più autonoma delle proprie conoscenze piuttosto che proporre contenuti omogenei che possono non interessarli e rischiare di disamorarli al sapere.File | Dimensione | Formato | |
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