È ormai aumentata, presso l’opinione pubblica, la percezione del grave problema rappresentato dall’inquinamento ambientale. Un inquinamento, sempre più grave e diffuso, determinato dalle attività umane, cresciute in maniera esponenziale negli ultimi decenni, con conseguente sfruttamento delle risorse rinnovabili e non rinnovabili del pianeta e con l’impatto sempre meno sostenibile dell’inquinamento a tutti i livelli (aria, acqua e suolo). Le molteplici attività dell’uomo infatti, alterano l’ambiente e gli ecosistemi naturali, mettendone a dura prova le capacità omeostatiche di risposta alle modificazioni, ed alterando in maniera sempre meno reversibile equilibri che il sistema aveva stabilito nel corso dei secoli. L’idea che la natura non abbia limiti, che sia possibile manipolarla e sfruttarla senza vincoli, si scontra ormai con la realtà. L’importanza dell’aria e dell’acqua, componenti fondamentali della biosfera è un fatto radicato nella coscienza dell’uomo, in quanto la qualità dell’aria determina la salubrità dell’ambiente in cui egli vive e la qualità dell’acqua consente l’espletamento di tutti i fabbisogni di carattere igienico, agricolo, industriale e di tutti quegli altri legati allo sviluppo economico e sociale dell’uomo. Non altrettanto può dirsi del suolo, spesso considerato come la sede destinata ad accogliere rifiuti di ogni natura, compresi quelli provenienti dal disinquinamento dell’aria e dell’acqua. La purificazione dell’atmosfera può infatti avvenire per semplice deposizione di agenti inquinanti sulla superficie terrestre o anche attraverso le precipitazioni atmosferiche. La purificazione dell’acqua inquinata, realizzabile con svariati sistemi di trattamenti, porta a sua volta alla produzione di fanghi residui, che hanno come sede finale per il loro smaltimento proprio il suolo. In una visione poco chiara del disinquinamento dell’ambiente, il suolo va visto come la sede finale per lo smaltimento delle più svariate sostanze, senza considerare che proprio il suolo è la sede principale ed insostituibile per la produzione primaria. Solo una corretta gestione della biosfera ci porta a vedere il suolo come un sistema limitato di auto depurazione a disposizione della natura, o anche un sistema tampone che controlla il trasporto degli elementi e delle sostanze chimiche verso l’atmosfera, l’idrosfera e gli esseri viventi.

La difesa del suolo: un connubio tra sostenibilità ed etica

SOFO, Adriano;
2013-01-01

Abstract

È ormai aumentata, presso l’opinione pubblica, la percezione del grave problema rappresentato dall’inquinamento ambientale. Un inquinamento, sempre più grave e diffuso, determinato dalle attività umane, cresciute in maniera esponenziale negli ultimi decenni, con conseguente sfruttamento delle risorse rinnovabili e non rinnovabili del pianeta e con l’impatto sempre meno sostenibile dell’inquinamento a tutti i livelli (aria, acqua e suolo). Le molteplici attività dell’uomo infatti, alterano l’ambiente e gli ecosistemi naturali, mettendone a dura prova le capacità omeostatiche di risposta alle modificazioni, ed alterando in maniera sempre meno reversibile equilibri che il sistema aveva stabilito nel corso dei secoli. L’idea che la natura non abbia limiti, che sia possibile manipolarla e sfruttarla senza vincoli, si scontra ormai con la realtà. L’importanza dell’aria e dell’acqua, componenti fondamentali della biosfera è un fatto radicato nella coscienza dell’uomo, in quanto la qualità dell’aria determina la salubrità dell’ambiente in cui egli vive e la qualità dell’acqua consente l’espletamento di tutti i fabbisogni di carattere igienico, agricolo, industriale e di tutti quegli altri legati allo sviluppo economico e sociale dell’uomo. Non altrettanto può dirsi del suolo, spesso considerato come la sede destinata ad accogliere rifiuti di ogni natura, compresi quelli provenienti dal disinquinamento dell’aria e dell’acqua. La purificazione dell’atmosfera può infatti avvenire per semplice deposizione di agenti inquinanti sulla superficie terrestre o anche attraverso le precipitazioni atmosferiche. La purificazione dell’acqua inquinata, realizzabile con svariati sistemi di trattamenti, porta a sua volta alla produzione di fanghi residui, che hanno come sede finale per il loro smaltimento proprio il suolo. In una visione poco chiara del disinquinamento dell’ambiente, il suolo va visto come la sede finale per lo smaltimento delle più svariate sostanze, senza considerare che proprio il suolo è la sede principale ed insostituibile per la produzione primaria. Solo una corretta gestione della biosfera ci porta a vedere il suolo come un sistema limitato di auto depurazione a disposizione della natura, o anche un sistema tampone che controlla il trasporto degli elementi e delle sostanze chimiche verso l’atmosfera, l’idrosfera e gli esseri viventi.
2013
9781291637830
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