Se alzassimo lo sguardo al cielo, ci stupiremmo dello spettacolo che offre. Uno spettacolo gratuito! Di rado, però, accade a noi di regalare tempo e sguardi alle stelle. Tale panorama appartiene a tutti e nessuno ne è padrone. Quale uomo, dagli albori dell'umanità, non si è mai soffermato, alzando lo sguardo al cielo, anche per un solo istante, ad ammirare l'eterno spettacolo delle brillanti stelle? I Mesopotamici, gli antichi Greci, i Maya e gli Inca, gli antichi Egizi, furono tutti popoli antichissimi e tutti profondi conoscitori della volta celeste. I primi ad essere affascinati dal cielo furono proprio loro, gli antichi che immaginavano di vedere , nella disposizione delle stelle, figure di oggetti di uso comune, di eroi e animali delle loro leggende e diedero dei nomi alle costellazioni che avevano individuato. L'Astronomia si sviluppò già in tempi remoti, il cielo era considerato un dio, una guida per la navigazione, un calendario per l'agricoltura, un oracolo da consultare, un teatro di eroi e potenze cosmiche che danzavano senza sosta per disegno divino, il confine dell'universo stesso. Si rese,quindi, necessario raggruppare le stelle più brillanti in costellazioni. Secondo la forma e la diversa posizione nel cielo, le costellazioni furono denominate dagli antichi in modo assai suggestivo: con nomi di cose o di personaggi appartenenti alla vita di ogni giorno, oppure con nomi derivati dal mondo favoloso delle molte leggende e degli antichi miti, quasi a volerne dominare le cause e gli effetti.
Occhi al cielo: percorsi didattici di astronomia
SOFO, Adriano;
2013-01-01
Abstract
Se alzassimo lo sguardo al cielo, ci stupiremmo dello spettacolo che offre. Uno spettacolo gratuito! Di rado, però, accade a noi di regalare tempo e sguardi alle stelle. Tale panorama appartiene a tutti e nessuno ne è padrone. Quale uomo, dagli albori dell'umanità, non si è mai soffermato, alzando lo sguardo al cielo, anche per un solo istante, ad ammirare l'eterno spettacolo delle brillanti stelle? I Mesopotamici, gli antichi Greci, i Maya e gli Inca, gli antichi Egizi, furono tutti popoli antichissimi e tutti profondi conoscitori della volta celeste. I primi ad essere affascinati dal cielo furono proprio loro, gli antichi che immaginavano di vedere , nella disposizione delle stelle, figure di oggetti di uso comune, di eroi e animali delle loro leggende e diedero dei nomi alle costellazioni che avevano individuato. L'Astronomia si sviluppò già in tempi remoti, il cielo era considerato un dio, una guida per la navigazione, un calendario per l'agricoltura, un oracolo da consultare, un teatro di eroi e potenze cosmiche che danzavano senza sosta per disegno divino, il confine dell'universo stesso. Si rese,quindi, necessario raggruppare le stelle più brillanti in costellazioni. Secondo la forma e la diversa posizione nel cielo, le costellazioni furono denominate dagli antichi in modo assai suggestivo: con nomi di cose o di personaggi appartenenti alla vita di ogni giorno, oppure con nomi derivati dal mondo favoloso delle molte leggende e degli antichi miti, quasi a volerne dominare le cause e gli effetti.File | Dimensione | Formato | |
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