La successione sedimentaria del Bacino di Potenza (Appennino meridionale) complessivamente spessa 100-120 m, consiste in due cicli deposizionali separati da una superficie di discordanza angolare (Unità di Altavilla ed Unità di Ariano, Pliocene Inferiore-Medio e Medio-Superiore, rispettivamente), che rappresentano l'espressione di due sequenze deposizionali di terzo ordine. In questo lavoro viene analizzata la sola Unità di Ariano, la cui parte inferiore risulta costituita da depositi sabbioso-argillosi di mare poco profondo che rapidamente evolvono verso l'alto a sedimenti più grossolani clinostratificati, attribuibili a delta di tipo Gilbert. Questi ultimi, che raggiungono spessori non superiori ai 20-30 m, costituiscono il riempimento di almeno due sequenze di 4° ordine, che a loro volta sono formate da altre unità di rango inferiore (5° ordine), le quali mostrano geometrie progradanti verso i settori depocentrali del bacino secondo un'architettura deposizionale di tipo forward-stepping. Questa organizzazione stratigrafica è considerata essere l'espressione dell'influenza di un costante sollevamento tettonico del margine meridionale del bacino da cui tali delta progradavano, durante una generalizzata fase di stazionamento basso del livello del mare. Sulla base di questa ipotesi, tali depositi vengono interpretati come un Lowstand Prograding Complex durante la cui formazione variazioni glacio-eustatiche di alta frequenza del livello del mare ne avrebbero controllato la sedimentazione alla scala di unità di rango inferiore.

Interazione tra sollevamento tettonico ed eustatismo di alta frequenza all'interno della successione deltizia del Pliocene Medio-Superiore del Bacino di Potenza (Appennino meridionale)

LONGHITANO, Sergio Giuseppe
2008-01-01

Abstract

La successione sedimentaria del Bacino di Potenza (Appennino meridionale) complessivamente spessa 100-120 m, consiste in due cicli deposizionali separati da una superficie di discordanza angolare (Unità di Altavilla ed Unità di Ariano, Pliocene Inferiore-Medio e Medio-Superiore, rispettivamente), che rappresentano l'espressione di due sequenze deposizionali di terzo ordine. In questo lavoro viene analizzata la sola Unità di Ariano, la cui parte inferiore risulta costituita da depositi sabbioso-argillosi di mare poco profondo che rapidamente evolvono verso l'alto a sedimenti più grossolani clinostratificati, attribuibili a delta di tipo Gilbert. Questi ultimi, che raggiungono spessori non superiori ai 20-30 m, costituiscono il riempimento di almeno due sequenze di 4° ordine, che a loro volta sono formate da altre unità di rango inferiore (5° ordine), le quali mostrano geometrie progradanti verso i settori depocentrali del bacino secondo un'architettura deposizionale di tipo forward-stepping. Questa organizzazione stratigrafica è considerata essere l'espressione dell'influenza di un costante sollevamento tettonico del margine meridionale del bacino da cui tali delta progradavano, durante una generalizzata fase di stazionamento basso del livello del mare. Sulla base di questa ipotesi, tali depositi vengono interpretati come un Lowstand Prograding Complex durante la cui formazione variazioni glacio-eustatiche di alta frequenza del livello del mare ne avrebbero controllato la sedimentazione alla scala di unità di rango inferiore.
2008
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