I due volti della Critica della Ragion Pura: argomento analitico e psicologia trascendentale

Uno degli aspetti più controversi dell’impresa critica concerne la valutazione e il peso che Kant assegna ad un’indagine sulle facoltà responsabili dei processi cognitivi che si concretizzano nella sintesi empirica dell’esperienza. Se è possibile distinguere vari piani teorici nel decennio critico (trascendentale, metafisico, empirico), l’obiettivo principale della Critica della Ragion Pura rimane l’analisi delle condizioni trascendentali grazie alle quali si compone la forma oggettiva dell’esperienza, forma troppo generale per dar conto anche della realizzazione dei concetti empirici. Il risultato dell’atteggiamento teoretico dell’impresa trascendentale è chiaro, la svalutazione per tutto ciò che non sia rigorosamente formalizzato in termini di strutture a priori. Il suo bersaglio è rappresentato da un’indagine meramente psicologica, incapace di circoscrivere una conoscenza a priori.