Nel biennio 2006-2007, nell’area DOC “Montepulciano d’Abruzzo” in provincia di Chieti, in un vigneto caratterizzato da scarsa piovosità estiva e da elevati regimi termici e radiativi, è stato studiato l’effetto di limitati volumi irrigui su alcune caratteristiche morfologiche e fisiologiche delle foglie, sulla produttività delle piante e sulla composizione dell’uva del vitigno Montepulciano (clone R7)/1103 P allevato a tendone. Su una parte del vigneto (2.000 m2) la disponibilità idrica del suolo è stata modificata restituendo, dalla fase di post-allegagione e fino a poco prima dell’invaiatura, il 50% dell’ETo (tesi irrigata), secondo volumi e turni calcolati con un bilancio idrico semplificato. Su una pari superficie di vigneto non sono stati invece eseguiti interventi di irrigazione (tesi non irrigata). In agosto, nelle ore centrali della giornata, i valori di potenziale idrico fogliare sono risultati particolarmente bassi in entrambi i trattamenti e significativamente inferiori nelle piante non irrigate rispetto a quelle irrigate. Questo ha determinato modesti valori di conduttanza stomatica e di fotosintesi in entrambi i trattamenti, ma significativamente più elevati nella tesi irrigata. Mentre, la tesi non irrigata ha evidenziato un’elevata respirazione al buio. Le foglie principali e quelle delle femminelle delle piante irrigate hanno mostrato, lungo tutte le posizioni del germoglio, valori di discriminazione verso l’isotopo 13C del carbonio significatamente più elevati rispetto alle piante non irrigate. Significativo è anche stato l’effetto dell’irrigazione sul peso specifico fogliare e sulla lunghezza e peso degli internodi e sulla crescita complessiva del germoglio. Nel biennio esaminato, la mancata irrigazione ha comportato una significativa riduzione delle dimensioni dell’acino, del peso del grappolo e della produzione di uva per ceppo. Alla vendemmia le uve delle viti non irrigate hanno evidenziato una maggiore concentrazione in antociani ed in polifenoli totali rispetto a quelle irrigate, mentre nessuna differenza è stata rilevata nella concentrazione in zuccheri ed acidi organici e nel pH. I risultati hanno evidenziato che, nel binomio “Montepulciano/tendone” coltivato nell’ambiente in esame, limitati interventi irrigui hanno determinato aumenti significativi nell’efficienza globale del vigneto con aumenti importanti della produzione e conseguentemente anche della resa per ettaro sia del tenore zuccherino che del potenziale fenolico, inclusa la matrice antocianica.

Effetto di limitati volumi irrigui sulla risposta fisiologica ed agronomica del Montepulciano allevato a tendone in Abruzzo.

NUZZO, Vitale;
2010-01-01

Abstract

Nel biennio 2006-2007, nell’area DOC “Montepulciano d’Abruzzo” in provincia di Chieti, in un vigneto caratterizzato da scarsa piovosità estiva e da elevati regimi termici e radiativi, è stato studiato l’effetto di limitati volumi irrigui su alcune caratteristiche morfologiche e fisiologiche delle foglie, sulla produttività delle piante e sulla composizione dell’uva del vitigno Montepulciano (clone R7)/1103 P allevato a tendone. Su una parte del vigneto (2.000 m2) la disponibilità idrica del suolo è stata modificata restituendo, dalla fase di post-allegagione e fino a poco prima dell’invaiatura, il 50% dell’ETo (tesi irrigata), secondo volumi e turni calcolati con un bilancio idrico semplificato. Su una pari superficie di vigneto non sono stati invece eseguiti interventi di irrigazione (tesi non irrigata). In agosto, nelle ore centrali della giornata, i valori di potenziale idrico fogliare sono risultati particolarmente bassi in entrambi i trattamenti e significativamente inferiori nelle piante non irrigate rispetto a quelle irrigate. Questo ha determinato modesti valori di conduttanza stomatica e di fotosintesi in entrambi i trattamenti, ma significativamente più elevati nella tesi irrigata. Mentre, la tesi non irrigata ha evidenziato un’elevata respirazione al buio. Le foglie principali e quelle delle femminelle delle piante irrigate hanno mostrato, lungo tutte le posizioni del germoglio, valori di discriminazione verso l’isotopo 13C del carbonio significatamente più elevati rispetto alle piante non irrigate. Significativo è anche stato l’effetto dell’irrigazione sul peso specifico fogliare e sulla lunghezza e peso degli internodi e sulla crescita complessiva del germoglio. Nel biennio esaminato, la mancata irrigazione ha comportato una significativa riduzione delle dimensioni dell’acino, del peso del grappolo e della produzione di uva per ceppo. Alla vendemmia le uve delle viti non irrigate hanno evidenziato una maggiore concentrazione in antociani ed in polifenoli totali rispetto a quelle irrigate, mentre nessuna differenza è stata rilevata nella concentrazione in zuccheri ed acidi organici e nel pH. I risultati hanno evidenziato che, nel binomio “Montepulciano/tendone” coltivato nell’ambiente in esame, limitati interventi irrigui hanno determinato aumenti significativi nell’efficienza globale del vigneto con aumenti importanti della produzione e conseguentemente anche della resa per ettaro sia del tenore zuccherino che del potenziale fenolico, inclusa la matrice antocianica.
2010
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