Nella presente memoria vengono descritti i risultati ottenuti dall’applicazione di modelli numerici bidimensionali per la simulazione dell’evoluzione morfologica d’alveo in corrispondenza e nell’intorno di tronchi ristretti. In particolare, si è utilizzato il codice di calcolo CCHE2D sviluppato dall’Università del Mississippi nell’intento di riprodurre quanto osservato in laboratorio nel corso di alcune prove sperimentali condotte in condizioni di moto stazionario, assenza di trasporto solido da monte nonché caratterizzate da lunga durata, dell’ordine di uno o più giorni, ai fini del raggiungimento di condizioni di equilibrio dinamico. Si sono considerati restringimenti con diversi fattori di ingombro e lunghezza del tronco prismatico pari alla larghezza dell’alveo indisturbato. I risultati ottenuti dalle simulazioni si sono dimostrati in soddisfacente armonia con quanto osservato sperimentalmente. Ciò senza ricorrere a procedure di calibrazione del modello teorico e sebbene nella fase sperimentale si attuassero pressoché inevitabili interferenze fra fenomeni di trasporto solido localizzati e distribuiti.
Modellazione fisica e numerica della variazione morfologica d'alveo indotta da restringimenti
GIOSA, LUCIANA;OLIVETO, Giuseppe
2012-01-01
Abstract
Nella presente memoria vengono descritti i risultati ottenuti dall’applicazione di modelli numerici bidimensionali per la simulazione dell’evoluzione morfologica d’alveo in corrispondenza e nell’intorno di tronchi ristretti. In particolare, si è utilizzato il codice di calcolo CCHE2D sviluppato dall’Università del Mississippi nell’intento di riprodurre quanto osservato in laboratorio nel corso di alcune prove sperimentali condotte in condizioni di moto stazionario, assenza di trasporto solido da monte nonché caratterizzate da lunga durata, dell’ordine di uno o più giorni, ai fini del raggiungimento di condizioni di equilibrio dinamico. Si sono considerati restringimenti con diversi fattori di ingombro e lunghezza del tronco prismatico pari alla larghezza dell’alveo indisturbato. I risultati ottenuti dalle simulazioni si sono dimostrati in soddisfacente armonia con quanto osservato sperimentalmente. Ciò senza ricorrere a procedure di calibrazione del modello teorico e sebbene nella fase sperimentale si attuassero pressoché inevitabili interferenze fra fenomeni di trasporto solido localizzati e distribuiti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
