Il presente lavoro riporta i primi risultati di uno studio condotto su specie spontanee, tipiche delle zone più aride del bacino mediterraneo e delle aree calanchive della Basilicata, allo scopo di reperire, moltiplicare e salvaguardare risorse genetiche autoctone, valutando la loro attitudine e capacità di propagazione e attecchimento, crescita e grado di copertura del terreno al fine del mantenimento di specie vegetali endemiche, entrambe interessanti dal punto di vista della polifunzionalità e valenza ecologica. Lo studio ha riguardato popolazioni appartenenti a due specie perenni (Lygeum spartum L. e Atriplex halimus L.), scelte in funzione della loro attitudine all’inerbimento e difesa del suolo, presenti allo stato spontaneo sui calanchi anche notevolmente erosi o percorsi da incendi. La sperimentazione, iniziata nel giugno 2003 e tuttora in corso, ha previsto: l’individuazione del sito (Stigliano – MT, Italy) e la raccolta manuale del seme di Lygeum e delle talee di Atriplex, la riproduzione e valutazione del materiale raccolto, il trapianto sui calanchi delle piantine ottenute, la valutazione della capacità di inerbimento. La moltiplicazione e valutazione del materiale raccolto è stata effettuata in serra fredda; il sito prescelto per il trapianto è stata la scarpata di un laghetto collinare ubicato nello stesso ambiente di raccolta del seme e delle talee. All’inizio della ricerca sono stati rilevati per i semi di Lygeum spartum la germinabilità (%) ed il tempo medio di germinazione in capsule Petri mentre per l’Atriplex le talee radicate (%) e la durata della radicazione. In seguito, per entrambe le specie, sono state rilevate le piantine vitali dopo il rinvaso (%) ed a tre e otto mesi dal trapianto (%). I risultati ottenuti su Atriplex e Lygeum evidenziano una notevole facilità di moltiplicazione di queste specie in condizioni artificiali, nonostante la peculiarità di alcuni parametri ecologici che caratterizzano gli ambienti in cui vivono. Queste piante risultano idonee alla costituzione di inerbimenti caratterizzati da elevata persistenza e grado di copertura del terreno, al contenimento dei processi erosivi, all’alimentazione del bestiame al pascolo e resistenti al pascolamento.
Valorizzazione di specie spontanee perenni tipiche degli ambienti semi-aridi del Mediterraneo per l’inerbimento e la difesa del suolo.
RIVELLI, Anna Rita;DE FRANCHI, Antonio Sergio
2009-01-01
Abstract
Il presente lavoro riporta i primi risultati di uno studio condotto su specie spontanee, tipiche delle zone più aride del bacino mediterraneo e delle aree calanchive della Basilicata, allo scopo di reperire, moltiplicare e salvaguardare risorse genetiche autoctone, valutando la loro attitudine e capacità di propagazione e attecchimento, crescita e grado di copertura del terreno al fine del mantenimento di specie vegetali endemiche, entrambe interessanti dal punto di vista della polifunzionalità e valenza ecologica. Lo studio ha riguardato popolazioni appartenenti a due specie perenni (Lygeum spartum L. e Atriplex halimus L.), scelte in funzione della loro attitudine all’inerbimento e difesa del suolo, presenti allo stato spontaneo sui calanchi anche notevolmente erosi o percorsi da incendi. La sperimentazione, iniziata nel giugno 2003 e tuttora in corso, ha previsto: l’individuazione del sito (Stigliano – MT, Italy) e la raccolta manuale del seme di Lygeum e delle talee di Atriplex, la riproduzione e valutazione del materiale raccolto, il trapianto sui calanchi delle piantine ottenute, la valutazione della capacità di inerbimento. La moltiplicazione e valutazione del materiale raccolto è stata effettuata in serra fredda; il sito prescelto per il trapianto è stata la scarpata di un laghetto collinare ubicato nello stesso ambiente di raccolta del seme e delle talee. All’inizio della ricerca sono stati rilevati per i semi di Lygeum spartum la germinabilità (%) ed il tempo medio di germinazione in capsule Petri mentre per l’Atriplex le talee radicate (%) e la durata della radicazione. In seguito, per entrambe le specie, sono state rilevate le piantine vitali dopo il rinvaso (%) ed a tre e otto mesi dal trapianto (%). I risultati ottenuti su Atriplex e Lygeum evidenziano una notevole facilità di moltiplicazione di queste specie in condizioni artificiali, nonostante la peculiarità di alcuni parametri ecologici che caratterizzano gli ambienti in cui vivono. Queste piante risultano idonee alla costituzione di inerbimenti caratterizzati da elevata persistenza e grado di copertura del terreno, al contenimento dei processi erosivi, all’alimentazione del bestiame al pascolo e resistenti al pascolamento.File | Dimensione | Formato | |
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