Nel novembre del 1423 Alfonso d’Aragona, il Magnanimo, di ritorno da Napoli, da cui, durante la lunga guerra di conquista del Regno, era stato momentaneamente allontanato, prese d’assalto Marsiglia. La città fu saccheggiata per tre giorni e venne quasi completamente devastata dalle fiamme. Il bottino fu prezioso, soprattutto perché gli Aragonesi si impadronirono delle reliquie di San Luigi d’Angiò, fratello di re Roberto e primo santo della dinastia angioina. L’attacco fu premeditato o determinato da circostanze occasionali? E che senso ebbe il sacro furto delle reliquie? Soprattutto a queste domande si cercherà di rispondere, attraverso lo studio attento e dettagliato di tutte le fonti disponibili, latine e catalane, filo-aragonesi e filo-angioine, narrative e archivistiche. L’analisi, tuttavia, sarà guidata non solo dall’intento di ricostruire minuziosamente le fasi dell’evento bellico, ma anche e soprattutto da quello di delineare la nascita e la rapida evoluzione di un genere letterario: quello storiografico e cronachistico dell’epoca alfonsina, che, radicalmente trasformato e innovato in chiave propagandistico-celebrativa, rappresentò l’esito dell’unione della tradizione italica con quella iberica, e offrì, al contempo, l’occasione di una sistemazione teorica di notevole spessore, destinata a esercitare a lungo profonda influenza. [English] In November 1423, Alfonso the Magnanimous, coming back from Naples, attacked Marseille. The city was sacked for three days and almost completely destroyed by fire. There was a precious spoil, especially because of the relics of St Louis of Anjou, brother of King Robert and first saint of the Angevin dynasty. Was the attack planned or caused by occasional circumstances? What did the theft of sacred relics represent? I will try to answer all these questions, through a careful and detailed study of all the available sources: Latin and Catalan, pro-Aragonese and pro-Angevin, narrative and documentary. This analysis will aimed at reconstructing in detail the phases of the battle, outlining the emergence and rapid evolution of the historiographical genre of the Alfonsine age. This literary genre was radically transformed and innovated in a propagandistic and celebrative direction. The works of Pellegrino, Facio and Panormita represented the union of Italian and Iberian tradition, and offered, at the same time, the occasion for a new careful theorization destined to have a long and deep influence.

La presa di Marsiglia del 1423 nel racconto di Gaspare Pellegrino

DELLE DONNE, FULVIO
2011-01-01

Abstract

Nel novembre del 1423 Alfonso d’Aragona, il Magnanimo, di ritorno da Napoli, da cui, durante la lunga guerra di conquista del Regno, era stato momentaneamente allontanato, prese d’assalto Marsiglia. La città fu saccheggiata per tre giorni e venne quasi completamente devastata dalle fiamme. Il bottino fu prezioso, soprattutto perché gli Aragonesi si impadronirono delle reliquie di San Luigi d’Angiò, fratello di re Roberto e primo santo della dinastia angioina. L’attacco fu premeditato o determinato da circostanze occasionali? E che senso ebbe il sacro furto delle reliquie? Soprattutto a queste domande si cercherà di rispondere, attraverso lo studio attento e dettagliato di tutte le fonti disponibili, latine e catalane, filo-aragonesi e filo-angioine, narrative e archivistiche. L’analisi, tuttavia, sarà guidata non solo dall’intento di ricostruire minuziosamente le fasi dell’evento bellico, ma anche e soprattutto da quello di delineare la nascita e la rapida evoluzione di un genere letterario: quello storiografico e cronachistico dell’epoca alfonsina, che, radicalmente trasformato e innovato in chiave propagandistico-celebrativa, rappresentò l’esito dell’unione della tradizione italica con quella iberica, e offrì, al contempo, l’occasione di una sistemazione teorica di notevole spessore, destinata a esercitare a lungo profonda influenza. [English] In November 1423, Alfonso the Magnanimous, coming back from Naples, attacked Marseille. The city was sacked for three days and almost completely destroyed by fire. There was a precious spoil, especially because of the relics of St Louis of Anjou, brother of King Robert and first saint of the Angevin dynasty. Was the attack planned or caused by occasional circumstances? What did the theft of sacred relics represent? I will try to answer all these questions, through a careful and detailed study of all the available sources: Latin and Catalan, pro-Aragonese and pro-Angevin, narrative and documentary. This analysis will aimed at reconstructing in detail the phases of the battle, outlining the emergence and rapid evolution of the historiographical genre of the Alfonsine age. This literary genre was radically transformed and innovated in a propagandistic and celebrative direction. The works of Pellegrino, Facio and Panormita represented the union of Italian and Iberian tradition, and offered, at the same time, the occasion for a new careful theorization destined to have a long and deep influence.
2011
9788883344916
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11563/28949
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