Spazi e politiche di approssimazione.

L’articolo cerca di portare un contributo critico al processo di costruzione del piano paesaggistico della Regione Puglia come strumento in grado di rielaborare tutela e sviluppo in termini strategici. La recente stagione di pianificazione paesaggistica per la Puglia è stata l’occasione per approfondire, aggiornare e contestualizzare le posizioni che Alberto Magnaghi da tempo ci propone sui temi dello sviluppo locale auto-sostenibile . A partire dalla relazione programmatica, prima ancora di avviare il piano, egli espone con chiarezza il senso del suo piano paesaggistico territoriale regionale (PPTR), concepito soprattutto come un evento culturale, capace di indurre trasformazioni che non si dovranno misurare solo con la loro cogenza tecnico-normativa, in Puglia largamente inefficace, dato lo storico deficit gestionale e applicativo della pianificazione, ma soprattutto con la capacità di trasformazione delle culture degli attori che producono il territorio e il paesaggio. This article offers a critical contribution to the process of landscape territorial plan of the Region of Puglia as a tool which can elaborate issues of protection and and development in new strategic terms. The recent season of landscape planning in Puglia has been the occasion to deepen, adjourn and contextualize the positions which Alberto Magnaghi for a long time proposes on the themes of the auto-sustainable local development. From the programming report, even before starting the plan, he sets out with clarity the meaning of its regional territorial landscape plan (PPTR), devised first as a cultural event, capable of inducing changes which will not only be measured by their technical-normative cogency, in Puglia largely ineffective, given the historical managerial and applicative planning deficit, but especially with the ability to transform cultures of the actors who produce the territory and its landscape.