Sud

Nel saggio si riflette sul binomio etnografia e Sud, a cui spesso ci si richiama per evocare una stagione degli studi etnoantropologici, e più in generale di una fase sociale e politica della nostra storia nazionale, coincidente grosso modo con il periodo compreso tra l’immediato secondo dopoguerra e gli anni Sessanta del ’900, in cui il Mezzogiorno d’Italia è stato prevalentemente assunto come sinonimo di un mondo rurale arcaico, statico e arretrato nelle sue strutture economiche e sociali, o è stato studiato come categoria antropologica attraverso un processo di essenzializzazione di talune sue caratteristiche. In realtà, come l’autore mette in evidenza, il complesso delle ricerche etnografiche di quegli anni, e naturalmente anche di quelle a partire dagli anni Settanta in poi, è molto più articolato e variegato e rimanda a un universo di esperienze molteplici difficilmente riportabile dentro un quadro omogeneo e unitario.