Il presente lavoro ha come obbiettivo lo sviluppo di un modello analitico-numerico in grado di prevedere la risposta del composito fibra di acciaio-matrice cementizia nei differenti stati di sollecitazione al fine di consentire un uso più razionale ed efficiente del materiale. Partendo dallo studio del comportamento della singola fibra si presenta la descrizione analitica del fenomeno di pullout relativo al caso di fibra in acciaio rettilinea e liscia, immersa in matrice cementizia ed allineata nella direzione di sollecitazione con lo scopo di una giungere ad formulistica nella quale appaiano soltanto parametri con un ben preciso significato fisico e che non assumano, cioè, il ruolo di puri coefficienti numerici da stimare caso per caso. In tal modo il modello teorico può essere utilizzato non solo da un punto di vista interpretativo della realtà fisica ma anche come simulatore al fine di verificare l'incidenza dei singoli aspetti del problema sulla globalità del comportamento meccanico del materiale. Inoltre, la necessità di estendere il modello di pullout anche a differenti tipologie di fibre, quali quelle con ancoraggi e quelle con superficie scabra ed a configurazioni di esercizio più realistiche tenendo conto ad esempio dell'inclinazione della fibra rispetto alla direzione di sollecitazione ha indotto ad un approccio elasto-plastico che si dimostra molto più aderente al comportamento reale osservato sperimentalmente.

STUDIO ANALITICO DEL PULLOUT DI FIBRE IN ACCIAIO IMMERSE IN MATRICE CEMENTIZIA

DELLA SALA, Lucio
1996-01-01

Abstract

Il presente lavoro ha come obbiettivo lo sviluppo di un modello analitico-numerico in grado di prevedere la risposta del composito fibra di acciaio-matrice cementizia nei differenti stati di sollecitazione al fine di consentire un uso più razionale ed efficiente del materiale. Partendo dallo studio del comportamento della singola fibra si presenta la descrizione analitica del fenomeno di pullout relativo al caso di fibra in acciaio rettilinea e liscia, immersa in matrice cementizia ed allineata nella direzione di sollecitazione con lo scopo di una giungere ad formulistica nella quale appaiano soltanto parametri con un ben preciso significato fisico e che non assumano, cioè, il ruolo di puri coefficienti numerici da stimare caso per caso. In tal modo il modello teorico può essere utilizzato non solo da un punto di vista interpretativo della realtà fisica ma anche come simulatore al fine di verificare l'incidenza dei singoli aspetti del problema sulla globalità del comportamento meccanico del materiale. Inoltre, la necessità di estendere il modello di pullout anche a differenti tipologie di fibre, quali quelle con ancoraggi e quelle con superficie scabra ed a configurazioni di esercizio più realistiche tenendo conto ad esempio dell'inclinazione della fibra rispetto alla direzione di sollecitazione ha indotto ad un approccio elasto-plastico che si dimostra molto più aderente al comportamento reale osservato sperimentalmente.
1996
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