«Non c’e lettura più istruttiva di quella di un epistolario, per penetrare nel mondo vivo, vero e geloso di un autore, per ripercorrere e rievocare, in una sorta di integrale ricerca filologica, i giorni e le opere». Se inconfutabili risultano le argomentazioni che Mario Marti avanzò a favore degli epistolari, anche di quelli che si definiscono «funzionali », indubbiamente significative risultano le lettere inviate dal Pascoli alle sorelle lungo il corso degli anni. Soprattutto a partire dal 1882, data del primo insegnamento a Matera – la distante e selvaggia terra lucana che egli stesso colloca nella « suola dello stivale » – allorquando la corrispondenza con le adorate e lontane Idina e Mariuccina si infittisce a dismisura. Il saggio ruota intorno all’analisi di un cospicuo fascio di lettere - chiave indispensabile per penetrare a fondo nel complesso mondo, « vivo, vero e geloso » del Pascoli e della sua opera – un mucchio di emozioni culminanti nel 1895, l’annus terribilis, quando l’apoteosi del dramma familiare raggiunge il momento detonante: il nido faticosamente ricostruito si frantuma e l’armonia ardentemente desiderata si dissolve per sempre con il matrimonio di Ida.

Lettere inedite di Giovanni Pascoli alle sorelle Ida e Maria (1882-1895)

PISANI, Carla
Writing – Original Draft Preparation
2012-01-01

Abstract

«Non c’e lettura più istruttiva di quella di un epistolario, per penetrare nel mondo vivo, vero e geloso di un autore, per ripercorrere e rievocare, in una sorta di integrale ricerca filologica, i giorni e le opere». Se inconfutabili risultano le argomentazioni che Mario Marti avanzò a favore degli epistolari, anche di quelli che si definiscono «funzionali », indubbiamente significative risultano le lettere inviate dal Pascoli alle sorelle lungo il corso degli anni. Soprattutto a partire dal 1882, data del primo insegnamento a Matera – la distante e selvaggia terra lucana che egli stesso colloca nella « suola dello stivale » – allorquando la corrispondenza con le adorate e lontane Idina e Mariuccina si infittisce a dismisura. Il saggio ruota intorno all’analisi di un cospicuo fascio di lettere - chiave indispensabile per penetrare a fondo nel complesso mondo, « vivo, vero e geloso » del Pascoli e della sua opera – un mucchio di emozioni culminanti nel 1895, l’annus terribilis, quando l’apoteosi del dramma familiare raggiunge il momento detonante: il nido faticosamente ricostruito si frantuma e l’armonia ardentemente desiderata si dissolve per sempre con il matrimonio di Ida.
2012
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