STUDIO MORFOMETRICO DI ACCESSIONI DI OLIVO IN BASILICATA: VARIABILITÀ GENETICA E IMPLICAZIONI PER LA BIODIVERSITÀ

Gli oliveti mediterranei rappresentano un sistema complesso che integra produzione agricola, paesaggio e biodiversità. La multifunzionalità dell’olivicoltura è riconosciuta a livello europeo con l’Ecoschema 3 della PAC, volto alla tutela degli oliveti tradizionali. In Basilicata sono state descritte 29 varietà locali di Olea europaea L. (Rotundo et al., 2013), ma molti genotipi non sono ancora caratterizzati geneticamente. Un’accurata identificazione potrebbe favorire la selezione di varietà più adatte alle mutate condizioni climatiche, alla maggiore densità d’impianto e alla resistenza a Xylella fastidiosa. In aree di antica olivicoltura, la corrispondenza tra denominazione locale e varietà è spesso incerta, ostacolando la conservazione della biodiversità. Con queste premesse, l’obiettivo di questo studio è stato quello di caratterizzare in situ diverse accessioni di olivo coltivate in Basilicata mediante l’analisi morfometrica di foglie, frutti ed endocarpi. I caratteri morfometrici sono stati misurati su immagini digitali di un campione rappresentativo di circa 30-40 foglie, drupe ed endocarpi per ciascuna accessione. I dati hanno mostrato un’ampia variabilità nei tratti morfometrici. L’analisi multivariata delle componenti principali (PCA) e l’analisi discriminante lineare (LDA) hanno raggruppato le accessioni in base alle loro caratteristiche morfometriche. In conclusione, lo studio ha evidenziato una notevole diversità genetica di Olea europea nell’areale analizzato e ha contribuito a chiarire casi di sinonimia e omonimia tra accessioni. Questi risultati forniscono informazioni utili per la valorizzazione e conservazione della biodiversità olivicola. Inoltre, è stata confermata l’efficacia dell’analisi morfometrica nello studio del germoplasma in alternativa o a supporto della caratterizzazione genetica.