Alla luce della natura speciale dei sentimenti (tra cui quello di piacere) attinenti all'esperienza estetica, legata non solo alla fruizione dell'opera d’arte, alla sfera delle emozioni e dei sentimenti, ma anche alla "rappresentazione" di se stessi nel mondo e alla carica retorica di tale "rappresentazione", in questa sede si intende discutere il concetto di coscienza immaginante che ha trovato nel Sartre studioso di Bergson, Husserl e Heidegger, un motivo efficace di analisi. In una società come quella del consumo di massa, il valore estetico con le sue peculiari potenzialità persiste nell'affermarsi come scoperta e liberazione della forma sensibile dell'oggetto dall’automatismo di una percezione vincolata ad una idealizzazione feticistica del "dato". Si procede dunque con I'analisi del costituirsi e del tematizzarsi di una nuova e singolare soggettività per il mondo, che si rappresenta il valore estetico come una condizione sostanziale rispetto all'etica, e, trovando un accordo tra I'immaginazione e la nozione cognitiva della comprensione come risposta spontanea all'armonia della forma dell'oggetto estetico, si orienta nella prospettiva di una fondazione etica dell'esistenza.
Percezione, coscienza immaginativa ed emozione. Osservazioni su Sartre
Riccardo Roni
2008-01-01
Abstract
Alla luce della natura speciale dei sentimenti (tra cui quello di piacere) attinenti all'esperienza estetica, legata non solo alla fruizione dell'opera d’arte, alla sfera delle emozioni e dei sentimenti, ma anche alla "rappresentazione" di se stessi nel mondo e alla carica retorica di tale "rappresentazione", in questa sede si intende discutere il concetto di coscienza immaginante che ha trovato nel Sartre studioso di Bergson, Husserl e Heidegger, un motivo efficace di analisi. In una società come quella del consumo di massa, il valore estetico con le sue peculiari potenzialità persiste nell'affermarsi come scoperta e liberazione della forma sensibile dell'oggetto dall’automatismo di una percezione vincolata ad una idealizzazione feticistica del "dato". Si procede dunque con I'analisi del costituirsi e del tematizzarsi di una nuova e singolare soggettività per il mondo, che si rappresenta il valore estetico come una condizione sostanziale rispetto all'etica, e, trovando un accordo tra I'immaginazione e la nozione cognitiva della comprensione come risposta spontanea all'armonia della forma dell'oggetto estetico, si orienta nella prospettiva di una fondazione etica dell'esistenza.File | Dimensione | Formato | |
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