Il presente contributo è l'esito dell'osservazione etnografica condotta entro una più ampia ricerca collettiva e interdisciplinare nell'ambito del progetto RI.PRO.VA.RE. e mette in evidenza il ruolo e i metodi dell’antropologia applicati in sei comuni della Media Val d’Agri in Basilicata, riportando gli obiettivi, le esperienze e i risultati del lavoro di équipe. Il contributo si propone come restituzione e riflessione critica rispetto ad azioni e processi che intervengono direttamente nelle dinamiche sociali e culturali di alcune comunità che subiscono processi di spopolamento e abbandono e che, allo stesso tempo, elaborano risposte culturali di contrasto e di resilienza. Le aree di indagine, selezionate sulla base di criteri emersi dalle analisi integrate dell’intero gruppo di studio di RI.PRO.VA.RE. sono state il campo di una ricerca etnografica finalizzata alla realizzazione di Living Labs intercomunali, che ha previsto una forte partecipazione locale, attivata mediante percorsi itineranti condivisi e uno stretto dialogo con i portatori di interesse dei paesi coinvolti. Lo studio sul campo ha permesso di indagare le dinamiche della mobilità in un contesto caratterizzato da storici flussi migratori in uscita e da recenti spesso circoscritte ma significative esperienze di accoglienza di migranti e rifugiati, richiedenti asilo che, diffuse nei centri storici dell'entroterra, rappresentano una risorsa dal punto di vista demografico ma anche in riferimento al benessere sociale, lavorativo, turistico culturale ed economico delle aree interne. In questo senso è stata posta particolare attenzione ai processi di patrimonializzazione culturale locale e alla dimensione lavorativa che, insieme alle relazioni territoriali e interpersonali, rivestono centrale importanza per lo sviluppo d’area

LA RICERCA ANTROPOLOGICA NELLE AREE INTERNE. Lo studio in Val d’Agri nell’ambito del progetto RI.P.R.O.VA.RE

Copertino
2022-01-01

Abstract

Il presente contributo è l'esito dell'osservazione etnografica condotta entro una più ampia ricerca collettiva e interdisciplinare nell'ambito del progetto RI.PRO.VA.RE. e mette in evidenza il ruolo e i metodi dell’antropologia applicati in sei comuni della Media Val d’Agri in Basilicata, riportando gli obiettivi, le esperienze e i risultati del lavoro di équipe. Il contributo si propone come restituzione e riflessione critica rispetto ad azioni e processi che intervengono direttamente nelle dinamiche sociali e culturali di alcune comunità che subiscono processi di spopolamento e abbandono e che, allo stesso tempo, elaborano risposte culturali di contrasto e di resilienza. Le aree di indagine, selezionate sulla base di criteri emersi dalle analisi integrate dell’intero gruppo di studio di RI.PRO.VA.RE. sono state il campo di una ricerca etnografica finalizzata alla realizzazione di Living Labs intercomunali, che ha previsto una forte partecipazione locale, attivata mediante percorsi itineranti condivisi e uno stretto dialogo con i portatori di interesse dei paesi coinvolti. Lo studio sul campo ha permesso di indagare le dinamiche della mobilità in un contesto caratterizzato da storici flussi migratori in uscita e da recenti spesso circoscritte ma significative esperienze di accoglienza di migranti e rifugiati, richiedenti asilo che, diffuse nei centri storici dell'entroterra, rappresentano una risorsa dal punto di vista demografico ma anche in riferimento al benessere sociale, lavorativo, turistico culturale ed economico delle aree interne. In questo senso è stata posta particolare attenzione ai processi di patrimonializzazione culturale locale e alla dimensione lavorativa che, insieme alle relazioni territoriali e interpersonali, rivestono centrale importanza per lo sviluppo d’area
2022
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