La ricerca è stata condotta allo scopo di studiare l’interazione tra epoca di trapianto, tecnica di pacciamatura e regime irriguo di una coltura di melone in pieno campo. Il melone, pacciamato e non, è stato trapiantato in due epoche differenti (una anticipata e l’altra di tradizionale coltivazione) ed è stato sottoposto a tre regimi irrigui: testimone irrigato solo al trapianto, irrigazioni di soccorso nelle fenofasi critiche e restituzione del 100% dell’evapotraspirazione massima della coltura (ETc). Durante il ciclo colturale sono stati determinati i consumi idrici e alla raccolta sono stati rilevati: la produzione commerciabile e le sue componenti. Nella tesi irrigata su base fisiologica ed in quella irrigata restituendo il 100% dell’ETc, sia pacciamata che non pacciamata, i volumi irrigui sono risultati contenuti nella seconda epoca di trapianto rispetto alla prima. L’anticipo di trapianto se da un lato ha comportato un risparmio irriguo nelle prime fasi del ciclo, grazie alle ultime precipitazioni di fine inverno-inizio primavera, dall’altro lato, prolungando il ciclo colturale ha di fatto richiesto una maggiore quantità di acqua irrigua rispetto al trapianto in epoca ordinaria. Nella tesi pacciamata si è distribuito un minore quantitativo di acqua rispetto alla coltura non pacciamata, con un risparmio nel consumo idrico totale di circa 400 m3 ha-1 rispetto alla tesi più irrigata, in entrambe le epoche. La produzione totale è risultata positivamente influenzata dal regime irriguo, passando dalle 48.7 t ha-1 della tesi più irrigata, alle 25.7 t ha-1 della tesi irrigata su base fisiologica e alle 12.1 t ha-1 del testimone. Maggiori produzioni sono state realizzate nell’epoca di trapianto anticipata rispetto alla tradizionale solo nella tesi con irrigazioni di soccorso nelle fenofasi critiche. E’ conveniente anticipare l’epoca di trapianto solo nel caso in cui le limitate disponibilità idriche impongano un regime irriguo di soccorso. In queste circostanze risulta conveniente anche la tecnica della pacciamatura. Nel caso in cui le disponibilità idriche permettano un totale reintegro è opportuno effettuare il trapianto in epoca ordinaria evitando l’uso del film plastico.

Irrigazione e pacciamatura in coltura di melone: II consumi idrici e risposta produttiva.

RIVELLI, Anna Rita;LOVELLI, Stella;PERNIOLA, Michele
2003-01-01

Abstract

La ricerca è stata condotta allo scopo di studiare l’interazione tra epoca di trapianto, tecnica di pacciamatura e regime irriguo di una coltura di melone in pieno campo. Il melone, pacciamato e non, è stato trapiantato in due epoche differenti (una anticipata e l’altra di tradizionale coltivazione) ed è stato sottoposto a tre regimi irrigui: testimone irrigato solo al trapianto, irrigazioni di soccorso nelle fenofasi critiche e restituzione del 100% dell’evapotraspirazione massima della coltura (ETc). Durante il ciclo colturale sono stati determinati i consumi idrici e alla raccolta sono stati rilevati: la produzione commerciabile e le sue componenti. Nella tesi irrigata su base fisiologica ed in quella irrigata restituendo il 100% dell’ETc, sia pacciamata che non pacciamata, i volumi irrigui sono risultati contenuti nella seconda epoca di trapianto rispetto alla prima. L’anticipo di trapianto se da un lato ha comportato un risparmio irriguo nelle prime fasi del ciclo, grazie alle ultime precipitazioni di fine inverno-inizio primavera, dall’altro lato, prolungando il ciclo colturale ha di fatto richiesto una maggiore quantità di acqua irrigua rispetto al trapianto in epoca ordinaria. Nella tesi pacciamata si è distribuito un minore quantitativo di acqua rispetto alla coltura non pacciamata, con un risparmio nel consumo idrico totale di circa 400 m3 ha-1 rispetto alla tesi più irrigata, in entrambe le epoche. La produzione totale è risultata positivamente influenzata dal regime irriguo, passando dalle 48.7 t ha-1 della tesi più irrigata, alle 25.7 t ha-1 della tesi irrigata su base fisiologica e alle 12.1 t ha-1 del testimone. Maggiori produzioni sono state realizzate nell’epoca di trapianto anticipata rispetto alla tradizionale solo nella tesi con irrigazioni di soccorso nelle fenofasi critiche. E’ conveniente anticipare l’epoca di trapianto solo nel caso in cui le limitate disponibilità idriche impongano un regime irriguo di soccorso. In queste circostanze risulta conveniente anche la tecnica della pacciamatura. Nel caso in cui le disponibilità idriche permettano un totale reintegro è opportuno effettuare il trapianto in epoca ordinaria evitando l’uso del film plastico.
2003
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