L’Umanesimo “monarchico” della corte aragonese di Napoli (1442-1501) incise a fondo sulle tradizioni intellettuali dell’intera Europa, in un periodo di grandi rivolgimenti istituzionali e culturali. I caratteri di quel Regno delle lettere furono eccezionalmente innovativi e a volte in contrasto con quelli dell’Umanesimo “civile” che si sviluppò in altri centri italiani e che – solo in virtù di pesanti anacronismi – è stato l’unico ritenuto rilevante per le sue matrici “repubblicane” e antitiranniche. Il libro indaga per la prima volta in maniera organica e compiuta i dispositivi ideologici che legittimarono l’elaborazione di un sistema politico incentrato sulla funzione del sovrano: figura virtuosa e non dispotica che sola può e deve guidare sudditi e istituzioni. Riacquista così straordinario valore una produzione letteraria che a lungo è stata erroneamente etichettata come “cortigiana”. Destinata invece ad avere grande diffusione, ebbe un forte e meditato impatto. Fu formidabile strumento non solo di costruzione del consenso, ma anche di organizzazione di un Regno che andava già prefigurando i tratti dello Stato moderno.

Nel Regno delle lettere. Umanesimo e politica nel Mezzogiorno

Fulvio Delle Donne
;
2021-01-01

Abstract

L’Umanesimo “monarchico” della corte aragonese di Napoli (1442-1501) incise a fondo sulle tradizioni intellettuali dell’intera Europa, in un periodo di grandi rivolgimenti istituzionali e culturali. I caratteri di quel Regno delle lettere furono eccezionalmente innovativi e a volte in contrasto con quelli dell’Umanesimo “civile” che si sviluppò in altri centri italiani e che – solo in virtù di pesanti anacronismi – è stato l’unico ritenuto rilevante per le sue matrici “repubblicane” e antitiranniche. Il libro indaga per la prima volta in maniera organica e compiuta i dispositivi ideologici che legittimarono l’elaborazione di un sistema politico incentrato sulla funzione del sovrano: figura virtuosa e non dispotica che sola può e deve guidare sudditi e istituzioni. Riacquista così straordinario valore una produzione letteraria che a lungo è stata erroneamente etichettata come “cortigiana”. Destinata invece ad avere grande diffusione, ebbe un forte e meditato impatto. Fu formidabile strumento non solo di costruzione del consenso, ma anche di organizzazione di un Regno che andava già prefigurando i tratti dello Stato moderno.
2021
978-88-290-1099-8
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11563/154306
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact