Il comportamento dei terreni in presenza di acqua viene generalmente definito attraverso la valutazione dei limiti di Atterberg (Limite Liquido LL, Limite Plastico LP, Limite di Ritiro LR). Il presente studio si propone di evidenziare gli errori di classificazione cui possono essere soggetti i terreni per uso stradale a causa di una misurazione non corretta del loro Limite Liquido, considerato che, da una tale evenienza, può scaturire una sovrastima o sottostima delle loro attitudini di impiego (UNI 11531-1). A tale scopo, si sono analizzate due distinte procedure sperimentali (UNI EN ISO 17892-12): la procedura classica, basata sull’impiego del cucchiaio di Casagrande e quella, più recente, del penetrometro a cono. Un ulteriore contributo fornito dallo studio è stato quello di individuare una correlazione analitica tra i risultati forniti dai due suddetti metodi di prova per alcune tipologie di terreno. A tal fine, si sono presi in esame 29 campioni provenienti da due regioni limitrofe del Sud Italia, ossia la Basilicata e la Campania. I risultati ottenuti evidenziano che lo scostamento tra le due procedure aumenta al crescere del Limite Liquido. In particolare, per valori inferiori al 45%, risulta mediamente del 2÷3% mentre, per valori superiori al 45% risulta pari a circa il 6÷7%. Tali scostamenti, per quanto contenuti, in alcuni casi influenzano la determinazione della classe di appartenenza della terra ai sensi della UNI 11531-1 e ciò può indurre a una errata individuazione della qualità del materiale.

La costruzione dei rilevati stradali: suscettività all'acqua delle terre

Donato Ciampa;Maurizio Diomedi;Saverio Olita;Umberto Petruccelli
2022-01-01

Abstract

Il comportamento dei terreni in presenza di acqua viene generalmente definito attraverso la valutazione dei limiti di Atterberg (Limite Liquido LL, Limite Plastico LP, Limite di Ritiro LR). Il presente studio si propone di evidenziare gli errori di classificazione cui possono essere soggetti i terreni per uso stradale a causa di una misurazione non corretta del loro Limite Liquido, considerato che, da una tale evenienza, può scaturire una sovrastima o sottostima delle loro attitudini di impiego (UNI 11531-1). A tale scopo, si sono analizzate due distinte procedure sperimentali (UNI EN ISO 17892-12): la procedura classica, basata sull’impiego del cucchiaio di Casagrande e quella, più recente, del penetrometro a cono. Un ulteriore contributo fornito dallo studio è stato quello di individuare una correlazione analitica tra i risultati forniti dai due suddetti metodi di prova per alcune tipologie di terreno. A tal fine, si sono presi in esame 29 campioni provenienti da due regioni limitrofe del Sud Italia, ossia la Basilicata e la Campania. I risultati ottenuti evidenziano che lo scostamento tra le due procedure aumenta al crescere del Limite Liquido. In particolare, per valori inferiori al 45%, risulta mediamente del 2÷3% mentre, per valori superiori al 45% risulta pari a circa il 6÷7%. Tali scostamenti, per quanto contenuti, in alcuni casi influenzano la determinazione della classe di appartenenza della terra ai sensi della UNI 11531-1 e ciò può indurre a una errata individuazione della qualità del materiale.
2022
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11563/153845
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