L’interesse per la storiografia in latino prodotta nel Regno aragonese dell’Italia meridionale all’epoca di Alfonso il Magnanimo (1394-1458) è andato molto crescendo negli ultimi anni, operando una sorta di “rivoluzione copernicana” che ne ha fatto emergere pienamente il grande valore. Le ricerche più re-centi hanno reso assai precise le nostre conoscenze sui numerosi testi che hanno segnato quella pro-duzione letteraria, che si diffuse ben oltre i confini del Mezzogiorno. Fu nell’entourage di Alfonso che si sviluppò un’accorta meditazione sulle strette connessioni esistenti tra descrizione della contempora-neità, riflessione retorica, esigenza di celebrazione e istanze di legittimazione della maestà regia. Fu lì che trovò spazio privilegiato quel disciplinamento della scrittura storica che portò, contestualmente, al suo riconoscimento professionale e alla definizione di una precisa regolamentazione di argomenti, forme e metodi. In questo contesto risulta fondamentale la fase iniziale del lungo processo di valorizzazione della memoria storiografica, che trova un ineludibile punto di snodo nei Gesta Alfonsi regis di Tommaso Chaula (scritti nel 1423-1424), un’opera cui a torto era stato assegnato finora un ruolo marginale, so-prattutto a causa di una problematica trascrizione, che ne rendeva quasi impossibile la lettura e la comprensione. In questo volume si fornisce la prima edizione critica, con traduzione italiana e note di commento del testo, cui è restituita la giusta dimensione e importanza.

Interest in the Latin historiography of the Aragonese Kingdom of southern Italy at the time of Alfonso the Magnanimous (1394-1458) has grown considerably in recent years: it has generated a sort of "Copernican revolution" which has brought out fully its great importance. The most recent researches The most recent research has improved our knowledge of the numerous texts of that type, which spread far beyond the borders of Italy. In Alfonso's entourage a shrewd meditation developed on the close connections between description of contemporaneity, rhetorical reflection, need for celebration and legitimacy of royal majesty. There, a new discipline in historical writing found a privileged space that led, at the same time, to its professional recognition and to the definition of a precise regulation of topics, forms and methods. In this context, the initial phase of this long development finds a fundamental point of junction in the by Tommaso Chaula (written in 1423-1424): this work was considered marginal, due to a problematic transcription, which made it almost impossible to read and understand. This volume provides the first critical edition, with an Italian translation and commentary: in this way, the right dimension and importance is restored to the text.

Tommaso Chaula, Gesta Alfonsi Regis

Fulvio Delle Donne
;
Mariarosa Libonati
2021-01-01

Abstract

L’interesse per la storiografia in latino prodotta nel Regno aragonese dell’Italia meridionale all’epoca di Alfonso il Magnanimo (1394-1458) è andato molto crescendo negli ultimi anni, operando una sorta di “rivoluzione copernicana” che ne ha fatto emergere pienamente il grande valore. Le ricerche più re-centi hanno reso assai precise le nostre conoscenze sui numerosi testi che hanno segnato quella pro-duzione letteraria, che si diffuse ben oltre i confini del Mezzogiorno. Fu nell’entourage di Alfonso che si sviluppò un’accorta meditazione sulle strette connessioni esistenti tra descrizione della contempora-neità, riflessione retorica, esigenza di celebrazione e istanze di legittimazione della maestà regia. Fu lì che trovò spazio privilegiato quel disciplinamento della scrittura storica che portò, contestualmente, al suo riconoscimento professionale e alla definizione di una precisa regolamentazione di argomenti, forme e metodi. In questo contesto risulta fondamentale la fase iniziale del lungo processo di valorizzazione della memoria storiografica, che trova un ineludibile punto di snodo nei Gesta Alfonsi regis di Tommaso Chaula (scritti nel 1423-1424), un’opera cui a torto era stato assegnato finora un ruolo marginale, so-prattutto a causa di una problematica trascrizione, che ne rendeva quasi impossibile la lettura e la comprensione. In questo volume si fornisce la prima edizione critica, con traduzione italiana e note di commento del testo, cui è restituita la giusta dimensione e importanza.
2021
979-12-80182-04-3
Interest in the Latin historiography of the Aragonese Kingdom of southern Italy at the time of Alfonso the Magnanimous (1394-1458) has grown considerably in recent years: it has generated a sort of "Copernican revolution" which has brought out fully its great importance. The most recent researches The most recent research has improved our knowledge of the numerous texts of that type, which spread far beyond the borders of Italy. In Alfonso's entourage a shrewd meditation developed on the close connections between description of contemporaneity, rhetorical reflection, need for celebration and legitimacy of royal majesty. There, a new discipline in historical writing found a privileged space that led, at the same time, to its professional recognition and to the definition of a precise regulation of topics, forms and methods. In this context, the initial phase of this long development finds a fundamental point of junction in the by Tommaso Chaula (written in 1423-1424): this work was considered marginal, due to a problematic transcription, which made it almost impossible to read and understand. This volume provides the first critical edition, with an Italian translation and commentary: in this way, the right dimension and importance is restored to the text.
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