Il Regno di Sicilia, in età normanna e sveva, costituisce una realtà politico-amministrativa unitaria, ma assai multiforme nei suoi compositi tratti etnici, sociali e territoriali. Con tale varietà i sovrani dell’Italia meridionale seppero confrontarsi, dando compiuta e piena dimostrazione delle loro qualità politiche e dei loro interessi intellettuali, delineando precisi indirizzi culturali e di governo. Se l’Università di Napoli, fondata nel 1224, rappresentò la piena espressione della volontà e della lungimiranza politica di un grande re e imperatore come Federico II, anche l’attività amministrativa fu un formidabile strumento di regolamentazione istituzionale e ideologica del Regno. Questo è il campo di indagine del presente volume che, in particolare, pone l’attenzione sulle strategie organizzative tanto della cultura quanto della politica. Esse culminarono certamente nei decenni dominati dall’eccezionale figura di Federico II, ma furono predisposte dai suoi immediati predecessori normanni e – proseguite compiutamente dai suoi figli Corrado e Manfredi – non furono del tutto scardinate neanche dai sovrani della dinastia angioina.

The Kingdom of Sicily, in the Norman and Swabian age, was a unitary political-administrative entity, but very multiform in its composite ethnic, social and territorial features. The Kings of southern Italy were able to deal with this variety: by giving a complete demonstration of their political qualities and intellectual interests, they outlined precise cultural and governmental guidelines. The University of Naples, founded in 1224, represented the full expression of the will and political farsightedness of a great king and emperor like Frederick II, but also the administrative activity was a formidable instrument of institutional and ideological regulation of the Kingdom. This is the field of investigation of this volume which focuses, in particular, on the organizational strategies of both culture and politics. They certainly culminated in the decades dominated by the exceptional figure of Frederick II, but were prepared by his immediate Norman predecessors and – fully continued by his sons Conrad and Manfred – they were not completely unhinged even by the rulers of the Angevin dynasty.

Il Regno di Sicilia in età normanna e sveva: forme e organizzazioni della cultura e della politica

F. Delle Donne;P. Colletta;T. De Angelis
2021-01-01

Abstract

Il Regno di Sicilia, in età normanna e sveva, costituisce una realtà politico-amministrativa unitaria, ma assai multiforme nei suoi compositi tratti etnici, sociali e territoriali. Con tale varietà i sovrani dell’Italia meridionale seppero confrontarsi, dando compiuta e piena dimostrazione delle loro qualità politiche e dei loro interessi intellettuali, delineando precisi indirizzi culturali e di governo. Se l’Università di Napoli, fondata nel 1224, rappresentò la piena espressione della volontà e della lungimiranza politica di un grande re e imperatore come Federico II, anche l’attività amministrativa fu un formidabile strumento di regolamentazione istituzionale e ideologica del Regno. Questo è il campo di indagine del presente volume che, in particolare, pone l’attenzione sulle strategie organizzative tanto della cultura quanto della politica. Esse culminarono certamente nei decenni dominati dall’eccezionale figura di Federico II, ma furono predisposte dai suoi immediati predecessori normanni e – proseguite compiutamente dai suoi figli Corrado e Manfredi – non furono del tutto scardinate neanche dai sovrani della dinastia angioina.
2021
978-88-31309-11-0
The Kingdom of Sicily, in the Norman and Swabian age, was a unitary political-administrative entity, but very multiform in its composite ethnic, social and territorial features. The Kings of southern Italy were able to deal with this variety: by giving a complete demonstration of their political qualities and intellectual interests, they outlined precise cultural and governmental guidelines. The University of Naples, founded in 1224, represented the full expression of the will and political farsightedness of a great king and emperor like Frederick II, but also the administrative activity was a formidable instrument of institutional and ideological regulation of the Kingdom. This is the field of investigation of this volume which focuses, in particular, on the organizational strategies of both culture and politics. They certainly culminated in the decades dominated by the exceptional figure of Frederick II, but were prepared by his immediate Norman predecessors and – fully continued by his sons Conrad and Manfred – they were not completely unhinged even by the rulers of the Angevin dynasty.
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