L’architettura in terra cruda è parte integrante del patrimonio architettonico mondiale. Pur essendo una delle prime tecniche costruttive utilizzate in epoca antica è di grande attualità e ritenuta oggigiorno di grande interesse per le potenzialità offerte per la salvaguardia dell’ambiente e di sostenibilità delle costruzioni. Nonostante in passato non esistesse il concetto di architettura bioclimatica questa tecnica costruttiva risulta la soluzione alle delicate tematiche ambientali alle quali si deve far fronte oggigiorno. L’uomo, sin dall’antichità, ha immediatamente capito quali fossero gli aspetti positivi del costruire in terra cruda: il chilometro zero, il costo ridotto dei materiali, le basse emissioni di anidride carbonica durante il ciclo di produzione, la facilità di lavorazione, la celere posa in opera. Le costruzioni in terra cruda sono caratterizzate da una miscela costituita prevalentemente da argilla ed acqua con aggiunta di vari materiali organici o inorganici in qualità di rinforzo per migliorarne le proprietà meccaniche. Le strutture in terra sono presenti, in maniera eterogenea, su tutto il globo terreste. L’Italia, grazie alla sua natura geologica e morfologica, possiede un discreto numero di manufatti in terra, dalle dimensioni contenute, appartenenti ad un patrimonio costruttivo del passato. La Cina, in particolare la zona meridionale, è caratterizzata da numerose strutture in terra cruda, di notevoli dimensioni, riconosciuti come patrimonio dell’umanità Unesco. La ricerca è focalizzata, nel caso italiano, sulle aree della Lucania e, nel caso cinese, sulle aree della regione di Fujian. Il lavoro si pone l’obiettivo di evidenziare differenze e analogie tra le diverse tecniche costruttive utilizzate in contesti territoriali differenti. L’obiettivo è quello di studiare a fondo le criticità del materiale per poter pensare ad un miglioramento al fine di rendere nuovamente utilizzabile e riproducibile un’antica tradizione costruttiva come quella della terra cruda.

Cina Italia, metodologie differenti di costruire con la terra cruda

Graziella Bernardo
;
Antonella Guida;Giulio Pacente
2020-01-01

Abstract

L’architettura in terra cruda è parte integrante del patrimonio architettonico mondiale. Pur essendo una delle prime tecniche costruttive utilizzate in epoca antica è di grande attualità e ritenuta oggigiorno di grande interesse per le potenzialità offerte per la salvaguardia dell’ambiente e di sostenibilità delle costruzioni. Nonostante in passato non esistesse il concetto di architettura bioclimatica questa tecnica costruttiva risulta la soluzione alle delicate tematiche ambientali alle quali si deve far fronte oggigiorno. L’uomo, sin dall’antichità, ha immediatamente capito quali fossero gli aspetti positivi del costruire in terra cruda: il chilometro zero, il costo ridotto dei materiali, le basse emissioni di anidride carbonica durante il ciclo di produzione, la facilità di lavorazione, la celere posa in opera. Le costruzioni in terra cruda sono caratterizzate da una miscela costituita prevalentemente da argilla ed acqua con aggiunta di vari materiali organici o inorganici in qualità di rinforzo per migliorarne le proprietà meccaniche. Le strutture in terra sono presenti, in maniera eterogenea, su tutto il globo terreste. L’Italia, grazie alla sua natura geologica e morfologica, possiede un discreto numero di manufatti in terra, dalle dimensioni contenute, appartenenti ad un patrimonio costruttivo del passato. La Cina, in particolare la zona meridionale, è caratterizzata da numerose strutture in terra cruda, di notevoli dimensioni, riconosciuti come patrimonio dell’umanità Unesco. La ricerca è focalizzata, nel caso italiano, sulle aree della Lucania e, nel caso cinese, sulle aree della regione di Fujian. Il lavoro si pone l’obiettivo di evidenziare differenze e analogie tra le diverse tecniche costruttive utilizzate in contesti territoriali differenti. L’obiettivo è quello di studiare a fondo le criticità del materiale per poter pensare ad un miglioramento al fine di rendere nuovamente utilizzabile e riproducibile un’antica tradizione costruttiva come quella della terra cruda.
2020
978-88-96386-94-1
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Descrizione: Estratto del paper "Cina Italia, metodologie differenti di costruire con la terra cruda" di G.Bernardo, A.Guida, G.Pacente in Colloqui.AT.e 2020
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