Gentili Signore e Signori, Sono molto onorato di porgervi, a nome della Università della Basilicata, del Dipartimento delle culture europee e del mediterraneo (DICEM) e mio personale, un caloroso saluto di benvenuto a questo importante appuntamento (spero che non sia unico) dedicate al tema della riqualificazione e tutela dell’agro. Ringrazio il Comune di Ostuni per averci ospitato e i comuni di Cisternino, Fasano, Ceglie Messapico, San Michele Salentino, Carovigno, Martina Franca, Locorotondo ed Alberobello per il patrocinio che hanno concesso. Nonché gli ordini degli ingegneri ed architetti della Provincia di Brindisi per la collaborazione che hanno fornito nella organizzazione del convegno nonché gli ordini dei Geologi e degli Agronomi per il sostegno che ha manifestato sull’argomento. Ascrivo a mia immensa soddisfazione per l’adesione a questa iniziativa dei 4 ordini professionali Ingegneri, Architetti, dottori Agronomi e Forestali della provincia di Brindisi e Geologi della Regione Puglia che, hanno collaborato anche attivamente alla organizzazione del convegno. Devo dire è andata ben oltre le nostre aspettative! Siamo oltre 100 ed è un soddisfacente segnale poiché hanno partecipato anche rappresentati di enti diversi amministratori, imprenditori, tecnici di enti locali e professionisti, operatori del settore ricettivo, dirigenti e funzionari dei comuni associazioni ed anche studenti universitari interessati all’argomento. Colgo l’occasione per salutare tutti i presenti, le autorità i sindaci dei comuni di Fasano, Cisternino, Ceglie Messapico, Carovigno, San Michele Salentino e San Vito dei Normanni, il Presidente del GAL Alto Salento, dott. Gianfranco Ciola, insieme a tutti coloro che hanno collaborato e tutto il pubblico presente. La valle d’Itria, alla quale è interamente dedicata questa giornata di riflessione e di dibattito, è, per la Regione Puglia, un’area non solo di naturale riferimento, ma deve rappresentare anche e soprattutto un particolare esempio di corretta gestione e pianificazione del territorio agrario. Perciò mi auguro che voi tutti partecipanti possiate portare a conoscenza di chi non è presente, ma ugualmente interessato, il risultato di questo primo appuntamento. L’appuntamento di oggi, Tutela e valorizzazione del paesaggio della Valle d’Itria - Strumenti urbanistici attuativi, insieme ai numerosi contatti che avranno luogo in questi giorni, rappresenta un’occasione propizia sia per sottolineare le nostre aspettative, sia per ascoltare e riflettere sulle indicazioni che ci perverranno. L’importanza che il paesaggio rupestre riveste, nel più ampio contesto geomorfologico della Valle d’Itria e nell’economia delle imprese agricole, richiede da tempo una particolare attenzione per proposte di tutela e valorizzazione anche mediante nuovi strumenti snelli ed attuativi di pianificazione. Da qui l’idea di organizzare un convegno, rivolto a professionisti del settore e rappresentanti di enti locali, ai quali fornire una accurata ed appropriata analisi paesaggistica del territorio della Valle d’Itria L’occasione è propizia per alcune riflessioni sulle possibilità di sviluppo e riqualificazione del territorio che va ben oltre l’uso esclusivo per l’agricoltura. Il nostro dialogo e la prospettiva di intensificazione dei rapporti tra il DICEM dell’UNIBAS e le altre amministrazioni della Valle d’Itria poggiano su una base ineludibile: quella del consolidamento forte del partenariato. L’attività di ricerca in aree progettuali, la valorizzazione e l’utilizzo economico dei risultati della ricerca rappresentano, a nostro parere, le finalità e l’oggetto delle collaborazioni con anti locali. I risultati prodotti possono trovare una importante collocazione nelle strategie economiche e sociali degli enti locali che intendono investire in termini di innovazione e qualità della vita. Un piano particolareggiato dell’agro ad esempio darà la possibilità di intervenire su quei manufatti del passato già presenti sul territorio ma inutilizzati per le condizioni fatiscenti e per la mancanza dei requisiti minimi di abitabilità. Gli interventi, opportunamente disciplinati dal piano dell’agro sebbene rispettosi delle tecniche costruttive del passato, potranno consentire la riutilizzazione dei vecchi corpi di fabbrica, anche mediante cambio di destinazione d’uso. E’ evidente che l’attuale tendenza dell’economia nell’agro della Valle d’Itria è verso il turismo rurale ed anche geo-paesaggistico. L’augurio più propizio che possa farvi è che i lavori presentati dagli autorevoli autori, esperti nei vari temi, che ascolterete da qui a breve, ispirino idee e discussioni sul modo in cui possiamo rendere il nostro agro un posto migliore da tutelare e poter vivere ! " L’appuntamento non sarà l’unico!
Tutela e valorizzazione del paesaggio della Velle d'Itria - Strumenti urbanistici attuativi . Organizzazione e presentazioen convegno tenutosi ad Ostuni il 18 ottobre 2019
Giaccari Emanuele
2019-01-01
Abstract
Gentili Signore e Signori, Sono molto onorato di porgervi, a nome della Università della Basilicata, del Dipartimento delle culture europee e del mediterraneo (DICEM) e mio personale, un caloroso saluto di benvenuto a questo importante appuntamento (spero che non sia unico) dedicate al tema della riqualificazione e tutela dell’agro. Ringrazio il Comune di Ostuni per averci ospitato e i comuni di Cisternino, Fasano, Ceglie Messapico, San Michele Salentino, Carovigno, Martina Franca, Locorotondo ed Alberobello per il patrocinio che hanno concesso. Nonché gli ordini degli ingegneri ed architetti della Provincia di Brindisi per la collaborazione che hanno fornito nella organizzazione del convegno nonché gli ordini dei Geologi e degli Agronomi per il sostegno che ha manifestato sull’argomento. Ascrivo a mia immensa soddisfazione per l’adesione a questa iniziativa dei 4 ordini professionali Ingegneri, Architetti, dottori Agronomi e Forestali della provincia di Brindisi e Geologi della Regione Puglia che, hanno collaborato anche attivamente alla organizzazione del convegno. Devo dire è andata ben oltre le nostre aspettative! Siamo oltre 100 ed è un soddisfacente segnale poiché hanno partecipato anche rappresentati di enti diversi amministratori, imprenditori, tecnici di enti locali e professionisti, operatori del settore ricettivo, dirigenti e funzionari dei comuni associazioni ed anche studenti universitari interessati all’argomento. Colgo l’occasione per salutare tutti i presenti, le autorità i sindaci dei comuni di Fasano, Cisternino, Ceglie Messapico, Carovigno, San Michele Salentino e San Vito dei Normanni, il Presidente del GAL Alto Salento, dott. Gianfranco Ciola, insieme a tutti coloro che hanno collaborato e tutto il pubblico presente. La valle d’Itria, alla quale è interamente dedicata questa giornata di riflessione e di dibattito, è, per la Regione Puglia, un’area non solo di naturale riferimento, ma deve rappresentare anche e soprattutto un particolare esempio di corretta gestione e pianificazione del territorio agrario. Perciò mi auguro che voi tutti partecipanti possiate portare a conoscenza di chi non è presente, ma ugualmente interessato, il risultato di questo primo appuntamento. L’appuntamento di oggi, Tutela e valorizzazione del paesaggio della Valle d’Itria - Strumenti urbanistici attuativi, insieme ai numerosi contatti che avranno luogo in questi giorni, rappresenta un’occasione propizia sia per sottolineare le nostre aspettative, sia per ascoltare e riflettere sulle indicazioni che ci perverranno. L’importanza che il paesaggio rupestre riveste, nel più ampio contesto geomorfologico della Valle d’Itria e nell’economia delle imprese agricole, richiede da tempo una particolare attenzione per proposte di tutela e valorizzazione anche mediante nuovi strumenti snelli ed attuativi di pianificazione. Da qui l’idea di organizzare un convegno, rivolto a professionisti del settore e rappresentanti di enti locali, ai quali fornire una accurata ed appropriata analisi paesaggistica del territorio della Valle d’Itria L’occasione è propizia per alcune riflessioni sulle possibilità di sviluppo e riqualificazione del territorio che va ben oltre l’uso esclusivo per l’agricoltura. Il nostro dialogo e la prospettiva di intensificazione dei rapporti tra il DICEM dell’UNIBAS e le altre amministrazioni della Valle d’Itria poggiano su una base ineludibile: quella del consolidamento forte del partenariato. L’attività di ricerca in aree progettuali, la valorizzazione e l’utilizzo economico dei risultati della ricerca rappresentano, a nostro parere, le finalità e l’oggetto delle collaborazioni con anti locali. I risultati prodotti possono trovare una importante collocazione nelle strategie economiche e sociali degli enti locali che intendono investire in termini di innovazione e qualità della vita. Un piano particolareggiato dell’agro ad esempio darà la possibilità di intervenire su quei manufatti del passato già presenti sul territorio ma inutilizzati per le condizioni fatiscenti e per la mancanza dei requisiti minimi di abitabilità. Gli interventi, opportunamente disciplinati dal piano dell’agro sebbene rispettosi delle tecniche costruttive del passato, potranno consentire la riutilizzazione dei vecchi corpi di fabbrica, anche mediante cambio di destinazione d’uso. E’ evidente che l’attuale tendenza dell’economia nell’agro della Valle d’Itria è verso il turismo rurale ed anche geo-paesaggistico. L’augurio più propizio che possa farvi è che i lavori presentati dagli autorevoli autori, esperti nei vari temi, che ascolterete da qui a breve, ispirino idee e discussioni sul modo in cui possiamo rendere il nostro agro un posto migliore da tutelare e poter vivere ! " L’appuntamento non sarà l’unico!I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.