Merleau-Ponty et Claude Simon. La Temporalité à l’épreuve de l’écriture

Nel suo saggio La Phénoménologie de la perception del 1945, Maurice Merleau-Ponty affronta il complesso rapporto tra soggettività e percezione e tra pensiero e linguaggio, anche in relazione alla problematica dell’affettività, individuando una serie di connessioni e di implicazioni che avranno conseguenze importanti sulla scrittura letteraria della seconda metà del XX secolo. Il suo pensiero filosofico influenzerà in maniera determinante l’opera di un Premio Nobel per la Letteratura, Claude Simon, la cui scrittura avrà come cifra stilistica caratterizzante la ricerca costante di una parola capace di esprimere, negli aspetti formali come in quelli significanti, una visione/comprensione del mondo fortemente legata alla sensorialità percettiva dei cinque sensi attraverso modulazioni singole e/o sinestetiche. Attraverso il confronto tra alcuni estratti significativi della Phénoménologie de la perception di Merleau-Ponty e Les Géorgiques di Claude Simon verrà indagata, in particolare, la comune relazione alla temporalità