Lo scopo del presente lavoro è stato quello di valutare gli effetti di due sistemi di gestione del suolo, cosiddetti “sostenibile” (ST) e “convenzionale” (CT), sulla composizione, la diversità genetica e l’utilizzazione dei substrati carboniosi delle comunità microbiche del suolo di un oliveto sito in Basilicata. Il sistema ST ha previsto l’irrigazione con reflui urbani trattati, la copertura del suolo con colture erbacee spontanee, la fertilizzazione guidata ed il riciclo in campo del materiale di potatura. Il sistema CT è stato caratterizzato da assenza di irrigazione, lavorazione del suolo, fertilizzazione chimica estemporanea ed asportazione dall’oliveto del materiale potato. Dopo sette anni di trattamenti, la resa media in olive è stata di 8,4 e 3,1 t ha–1 anno–1, rispettivamente per ST e CT. Il campo CT ha mostrato un numero significativamente superiore di batteri totali e attinomiceti rispetto al trattamento ST, mentre le conte fungine sono state significativamente più basse. In ST, il numero di batteri coinvolti nel ciclo dell'azoto isolati nelle zone bagnate al di sotto dei gocciolatori (ST-WET) è stato significativamente più alto rispetto a quello delle aree situate nell’interfila (ST-INTER). I profili ottenuti mediante elettroforesi su gel a gradiente denaturante (DGGE) di frammenti amplificati dei geni 16S rDNA (batterico) e 18S rDNA (fungino) hanno mostrato differenze significative tra i due sistemi di gestione, mentre quelli relativi ai 16S/18S rRNA hanno evidenziato che ST-WET si separa significativamente dai trattamenti CT e ST-INTER. Infine, gli indici di diversità valutati mediante test Biolog® sono risultati essere significativamente diversi tra le tesi ST e CT. Le analisi hanno permesso di rilevare cambiamenti significativi, di tipo qualitativo e quantitativo, delle comunità microbiche del suolo in risposta alle pratiche colturali sostenibili adottate.
Effetti dell’applicazione di acque reflue urbane sulla componente biotica del suolo.
SOFO, Adriano;PALESE, Assunta Maria;XILOYANNIS, Cristos;
2010-01-01
Abstract
Lo scopo del presente lavoro è stato quello di valutare gli effetti di due sistemi di gestione del suolo, cosiddetti “sostenibile” (ST) e “convenzionale” (CT), sulla composizione, la diversità genetica e l’utilizzazione dei substrati carboniosi delle comunità microbiche del suolo di un oliveto sito in Basilicata. Il sistema ST ha previsto l’irrigazione con reflui urbani trattati, la copertura del suolo con colture erbacee spontanee, la fertilizzazione guidata ed il riciclo in campo del materiale di potatura. Il sistema CT è stato caratterizzato da assenza di irrigazione, lavorazione del suolo, fertilizzazione chimica estemporanea ed asportazione dall’oliveto del materiale potato. Dopo sette anni di trattamenti, la resa media in olive è stata di 8,4 e 3,1 t ha–1 anno–1, rispettivamente per ST e CT. Il campo CT ha mostrato un numero significativamente superiore di batteri totali e attinomiceti rispetto al trattamento ST, mentre le conte fungine sono state significativamente più basse. In ST, il numero di batteri coinvolti nel ciclo dell'azoto isolati nelle zone bagnate al di sotto dei gocciolatori (ST-WET) è stato significativamente più alto rispetto a quello delle aree situate nell’interfila (ST-INTER). I profili ottenuti mediante elettroforesi su gel a gradiente denaturante (DGGE) di frammenti amplificati dei geni 16S rDNA (batterico) e 18S rDNA (fungino) hanno mostrato differenze significative tra i due sistemi di gestione, mentre quelli relativi ai 16S/18S rRNA hanno evidenziato che ST-WET si separa significativamente dai trattamenti CT e ST-INTER. Infine, gli indici di diversità valutati mediante test Biolog® sono risultati essere significativamente diversi tra le tesi ST e CT. Le analisi hanno permesso di rilevare cambiamenti significativi, di tipo qualitativo e quantitativo, delle comunità microbiche del suolo in risposta alle pratiche colturali sostenibili adottate.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
97843_UPLOAD.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Licenza:
DRM non definito
Dimensione
5.09 MB
Formato
Adobe PDF
|
5.09 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.