Imperatore: Federico II di Svevia (1194-1250) fu l’ultimo a dare un senso universale a quel titolo. Per circa un trentennio fu il signore più potente d’Europa, rivelando in ogni gesto piena consapevolezza del proprio ruolo: consapevolezza che acquisì in maniera graduale e sempre più netta mentre divampava il fuoco del violentissimo scontro con il papato. È qui la radice primigenia che lo portò a farsi fautore di uno straordinario rinnovamento ideologico, del quale furono artefici i letterati e i funzionari che lo circondarono. La sua corte divenne così polo attrattivo di tradizioni culturali multiformi (latina, volgare, occitanica, greca, araba, ebraica) e centro propulsore di innovazioni letterarie e scientifiche destinate a esercitare decisiva influenza per i secoli a venire. In questo libro si indagano compiutamente i caratteri e l’elaborazione di una dirompente concezione culturale: per la prima volta nella storia, la conoscenza derivata dallo studio approfondito fu rappresentata come una scalinata che conduce al sapere, unica porta di accesso alla nobiltà: sia quella spirituale delle virtù, sia quella più concreta delle professioni funzionali all’amministrazione dello stato. Il volume è stato tradotto in francese. Numerose recensioni (su rivista scientifica e quotidiani) sono disponibili sul sito della casa editrice (http://www.carocci.it/index.php?option=com_carocci&Itemid=72&task=schedalibro&isbn=9788843095025).

The door to knowledge. Culture at the court of Frederick II Hohenstaufen. Emperor: Frederick II Hohenstaufen (1194-1250) was the last one to give a universal meaning to that title. For about thirty years he was the most powerful ruler in Europe, revealing in every gesture full awareness of his own role: an awareness that he acquired gradually and more and more clearly as the fire of his violent clash with the papacy flared up. This is the primordial root that led him to become the supporter of an extraordinary ideological renewal, of which the literati and the officials who surrounded him were the architects. His court thus became an attractive center for multiform cultural traditions (Latin, vernacular, Occitan, Greek, Arabic, and Hebrew) and a driving force for literary and scientific innovations destined to exert decisive influence for centuries to come. In this book the characters and the elaboration of a disruptive cultural conception are fully investigated: for the first time in history, the knowledge derived from in-depth study was represented as a stairway leading to wisdom, the only gateway to nobility: both the spiritual one, and the more concrete one (functional to the administration of the state). The book was translated in French. Reviews here: http://www.carocci.it/index.php?option=com_carocci&Itemid=72&task=schedalibro&isbn=9788843095025

La porta del sapere. Cultura alla corte di Federico II di Svevia

Fulvio Delle Donne
2019-01-01

Abstract

Imperatore: Federico II di Svevia (1194-1250) fu l’ultimo a dare un senso universale a quel titolo. Per circa un trentennio fu il signore più potente d’Europa, rivelando in ogni gesto piena consapevolezza del proprio ruolo: consapevolezza che acquisì in maniera graduale e sempre più netta mentre divampava il fuoco del violentissimo scontro con il papato. È qui la radice primigenia che lo portò a farsi fautore di uno straordinario rinnovamento ideologico, del quale furono artefici i letterati e i funzionari che lo circondarono. La sua corte divenne così polo attrattivo di tradizioni culturali multiformi (latina, volgare, occitanica, greca, araba, ebraica) e centro propulsore di innovazioni letterarie e scientifiche destinate a esercitare decisiva influenza per i secoli a venire. In questo libro si indagano compiutamente i caratteri e l’elaborazione di una dirompente concezione culturale: per la prima volta nella storia, la conoscenza derivata dallo studio approfondito fu rappresentata come una scalinata che conduce al sapere, unica porta di accesso alla nobiltà: sia quella spirituale delle virtù, sia quella più concreta delle professioni funzionali all’amministrazione dello stato. Il volume è stato tradotto in francese. Numerose recensioni (su rivista scientifica e quotidiani) sono disponibili sul sito della casa editrice (http://www.carocci.it/index.php?option=com_carocci&Itemid=72&task=schedalibro&isbn=9788843095025).
2019
978-88-430-9502-5
The door to knowledge. Culture at the court of Frederick II Hohenstaufen. Emperor: Frederick II Hohenstaufen (1194-1250) was the last one to give a universal meaning to that title. For about thirty years he was the most powerful ruler in Europe, revealing in every gesture full awareness of his own role: an awareness that he acquired gradually and more and more clearly as the fire of his violent clash with the papacy flared up. This is the primordial root that led him to become the supporter of an extraordinary ideological renewal, of which the literati and the officials who surrounded him were the architects. His court thus became an attractive center for multiform cultural traditions (Latin, vernacular, Occitan, Greek, Arabic, and Hebrew) and a driving force for literary and scientific innovations destined to exert decisive influence for centuries to come. In this book the characters and the elaboration of a disruptive cultural conception are fully investigated: for the first time in history, the knowledge derived from in-depth study was represented as a stairway leading to wisdom, the only gateway to nobility: both the spiritual one, and the more concrete one (functional to the administration of the state). The book was translated in French. Reviews here: http://www.carocci.it/index.php?option=com_carocci&Itemid=72&task=schedalibro&isbn=9788843095025
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