Il territorio rurale della Basilicata (Sud Italia) è caratterizzato dalla presenza di borghi e architetture diffuse in cui si svolgevano attività, mestieri e manifestazioni della vita materiale, economica, sociale e spirituale; testimonianze di un patrimonio culturale “minore”. Le architetture residenziali di questi borghi, in gran parte abbandonati, con il mutare delle condizioni sociali e lavorative hanno subito notevoli trasformazioni dal punto di vista distributivo funzionale che se da un lato ne hanno mutato l’aspetto dall’altro ne hanno garantito la conservazione. Invece, le architetture strettamente legate alle attività produttive (Silos, stalle, forni ...), persa la loro originaria funzione, sono in uno stato di degrado e abbandono. Stessa sorte è toccata al borgo di Piano del Conte che, nato tra il 1920 e 1925 come moderna azienda zootecnica e agricola e come centro di servizi per le famiglie contadine dislocate nel territorio vicino, negli anni 60-70 ha subito prima lo spopolamento e poi la trasformazione delle strutture edilizie. L’assunto di partenza di questa ricerca è stato che il patrimonio architettonico rurale racconta la storia di una comunità, costituisce la memoria del luogo, identifica culturalmente la comunità locale ed il territorio e pertanto il suo recupero e la sua valorizzazione sono fondamentali per conservarne l’identità stessa e per impostare nuovi modelli di sviluppo. Partendo da un caso reale, si vogliono fornire supporti conoscitivi del complesso e prezioso patrimonio dell’edilizia rurale e indirizzare le operazioni di recupero edilizio e restauro, alla problematica del “riuso” e delle destinazioni compatibili con le caratteristiche architettoniche, costruttive dei manufatti e del loro intorno paesaggistico. L’obiettivo è quello fornire una metodologia che, muovendo dalla disciplina tecnica, propone un’idea di recupero intesa come conoscenza, conservazione, fruizione e promozione del Patrimonio Architettonico Rurale, dove gli interventi dovranno utilizzare strategie progettuali e tecnologie ambientali mirate alla Sostenibilità di processo e di materiali.
L’ARCHITETTURA RURALE TRA STORIA, CONSERVAZIONE E RIUSO. IL BORGO E I SILOS DI PIANO DEL CONTE IN BASILICATA
Guida, Antonella
Membro del Collaboration Group
;Mecca, IppolitaMembro del Collaboration Group
2018-01-01
Abstract
Il territorio rurale della Basilicata (Sud Italia) è caratterizzato dalla presenza di borghi e architetture diffuse in cui si svolgevano attività, mestieri e manifestazioni della vita materiale, economica, sociale e spirituale; testimonianze di un patrimonio culturale “minore”. Le architetture residenziali di questi borghi, in gran parte abbandonati, con il mutare delle condizioni sociali e lavorative hanno subito notevoli trasformazioni dal punto di vista distributivo funzionale che se da un lato ne hanno mutato l’aspetto dall’altro ne hanno garantito la conservazione. Invece, le architetture strettamente legate alle attività produttive (Silos, stalle, forni ...), persa la loro originaria funzione, sono in uno stato di degrado e abbandono. Stessa sorte è toccata al borgo di Piano del Conte che, nato tra il 1920 e 1925 come moderna azienda zootecnica e agricola e come centro di servizi per le famiglie contadine dislocate nel territorio vicino, negli anni 60-70 ha subito prima lo spopolamento e poi la trasformazione delle strutture edilizie. L’assunto di partenza di questa ricerca è stato che il patrimonio architettonico rurale racconta la storia di una comunità, costituisce la memoria del luogo, identifica culturalmente la comunità locale ed il territorio e pertanto il suo recupero e la sua valorizzazione sono fondamentali per conservarne l’identità stessa e per impostare nuovi modelli di sviluppo. Partendo da un caso reale, si vogliono fornire supporti conoscitivi del complesso e prezioso patrimonio dell’edilizia rurale e indirizzare le operazioni di recupero edilizio e restauro, alla problematica del “riuso” e delle destinazioni compatibili con le caratteristiche architettoniche, costruttive dei manufatti e del loro intorno paesaggistico. L’obiettivo è quello fornire una metodologia che, muovendo dalla disciplina tecnica, propone un’idea di recupero intesa come conoscenza, conservazione, fruizione e promozione del Patrimonio Architettonico Rurale, dove gli interventi dovranno utilizzare strategie progettuali e tecnologie ambientali mirate alla Sostenibilità di processo e di materiali.File | Dimensione | Formato | |
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