L’estensione, nel recente passato, sia del centro urbano di Ostuni che degli insediamenti sul litorale marino nonché il potenziamento delle infrastrutture di trasporto, quali la costruzione della S.S. 379 ed il raddoppio della linea ferroviaria, hanno trasformato il territorio di Ostuni irreversibilmente tanto da pregiudicare il deflusso idrico superficiale naturale dei 10 bacini costieri. Un ulteriore elemento che ha influenzato l'idrologia superfiale del territorio è stato il lungo periodo di siccità che ha colpito la puglia negli anni '90: durante tale lasso di tempo le sezioni utili dei corsi d'acqua naturali sono stati ristretti, se non occultati. La ripresa dell'andamento meteorico normale, anzi anche con piovosità eccezionali rispetto alle medie, ha dunque trovato impreparato il territorio ed ha messo in evidenza tutte le carenze delle infrastrutture di drenaggio tanto che, negli ultimi venti anni, in più occasioni, ha provocato ingenti danni materiali: infrastrutture viarie crollate sotto lo scorrere delle acque, crollo dei muretti interpoderali e allagamento dei terreni agricoli (di conseguenza danni alle coltivazioni), cedimento delle sponde dei canali e dei terrapieni delle lame, danni alle abitazioni private, invasione incontrollata di interi villaggi turistici da parte di fango e detriti, rottura e scomparsa di dune e spiagge. Si è dunque riscontrato che il rischio idraulico inerente alle alluvioni nel territorio di Ostuni è causato dalle elevatissime portate di piena che possono formarsi in occasione di eventi meteorici di particolare intensità, persistenza ed estensione In questo lavoro si è analizzato con dettaglio l’ultimo evento di pioggia, 10 settembre 2016, che ha causato dannose alluvioni sul territorio di Ostuni riscontrate su infrastrutture e immobili come riconosciuto dal ministero delle politiche agricole alimentari e forestali con il decreto del 5 dicembre 2016 “Dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi verificatisi nella Regione Puglia”. Declaratoria del carattere di eccezionalità degli eventi atmosferici È dichiarata l’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi elencati a fianco delle sotto indicate province per i danni causati alle strutture aziendali nei sottoelencati territori agricoli, in cui possono trovare applicazione le specifiche misure di intervento previste del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, nel testo modifi cato dal decreto legislativo 18 aprile 2008, n. 82; Brindisi: piogge alluvionali del 10 settembre 2016; provvidenze di cui all’art. 5 comma 3 nel territorio dei comuni di Cisternino, Ostuni. (GU, 2016). I risultati dell’analisi hanno dimostrato che, pur non trattandosi di un evento con un periodo di ritorno particolarmente eccezionale, la sua intensità è responsabile dei notevoli danni registrati sul territorio. L’analisi è stata condotta elaborando i dati di pioggia a disposizione per valutare le curve di possibilità pluviometrica di Ostuni e ad analizzare in dettaglio l’evento, che ha avuto una durata piuttosto breve. I dati di pioggia sono stati forniti dal Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile della Regione Puglia Area per il periodo che va dal 1958 al 2016, per la stazione di Ostuni Coordinate 40°43’32,64” N , 17°34’40,32” E. Nel caso in studio, pur riconoscendo il ruolo che altri fattori (geomorfologia, umidità del suolo, urbanizzazione ecc) hanno sul fenomeno in questione, si è analizzata la sola intensità di pioggia sul territorio di Ostuni, riferita alla sua durata di 1 ora, supponendo costanti le altre variabili. Il lavoro pur non risultando esaustivo offre risultanti importanti che rappresentano una buona banca dati per un GIS da utilizzare per l’elaborazione di modelli previsionali.

”GLI EVENTI ESTREMI, EFFETTI AL SUOLO DELLA PRECIPITAZIONE DI FORTE INTENSITA’ E BREVE DURATA DEL 10 SETTEMBRE 2016 IN OSTUNI (BR) ”

Emanuele Giaccari
2017-01-01

Abstract

L’estensione, nel recente passato, sia del centro urbano di Ostuni che degli insediamenti sul litorale marino nonché il potenziamento delle infrastrutture di trasporto, quali la costruzione della S.S. 379 ed il raddoppio della linea ferroviaria, hanno trasformato il territorio di Ostuni irreversibilmente tanto da pregiudicare il deflusso idrico superficiale naturale dei 10 bacini costieri. Un ulteriore elemento che ha influenzato l'idrologia superfiale del territorio è stato il lungo periodo di siccità che ha colpito la puglia negli anni '90: durante tale lasso di tempo le sezioni utili dei corsi d'acqua naturali sono stati ristretti, se non occultati. La ripresa dell'andamento meteorico normale, anzi anche con piovosità eccezionali rispetto alle medie, ha dunque trovato impreparato il territorio ed ha messo in evidenza tutte le carenze delle infrastrutture di drenaggio tanto che, negli ultimi venti anni, in più occasioni, ha provocato ingenti danni materiali: infrastrutture viarie crollate sotto lo scorrere delle acque, crollo dei muretti interpoderali e allagamento dei terreni agricoli (di conseguenza danni alle coltivazioni), cedimento delle sponde dei canali e dei terrapieni delle lame, danni alle abitazioni private, invasione incontrollata di interi villaggi turistici da parte di fango e detriti, rottura e scomparsa di dune e spiagge. Si è dunque riscontrato che il rischio idraulico inerente alle alluvioni nel territorio di Ostuni è causato dalle elevatissime portate di piena che possono formarsi in occasione di eventi meteorici di particolare intensità, persistenza ed estensione In questo lavoro si è analizzato con dettaglio l’ultimo evento di pioggia, 10 settembre 2016, che ha causato dannose alluvioni sul territorio di Ostuni riscontrate su infrastrutture e immobili come riconosciuto dal ministero delle politiche agricole alimentari e forestali con il decreto del 5 dicembre 2016 “Dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi verificatisi nella Regione Puglia”. Declaratoria del carattere di eccezionalità degli eventi atmosferici È dichiarata l’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi elencati a fianco delle sotto indicate province per i danni causati alle strutture aziendali nei sottoelencati territori agricoli, in cui possono trovare applicazione le specifiche misure di intervento previste del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, nel testo modifi cato dal decreto legislativo 18 aprile 2008, n. 82; Brindisi: piogge alluvionali del 10 settembre 2016; provvidenze di cui all’art. 5 comma 3 nel territorio dei comuni di Cisternino, Ostuni. (GU, 2016). I risultati dell’analisi hanno dimostrato che, pur non trattandosi di un evento con un periodo di ritorno particolarmente eccezionale, la sua intensità è responsabile dei notevoli danni registrati sul territorio. L’analisi è stata condotta elaborando i dati di pioggia a disposizione per valutare le curve di possibilità pluviometrica di Ostuni e ad analizzare in dettaglio l’evento, che ha avuto una durata piuttosto breve. I dati di pioggia sono stati forniti dal Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile della Regione Puglia Area per il periodo che va dal 1958 al 2016, per la stazione di Ostuni Coordinate 40°43’32,64” N , 17°34’40,32” E. Nel caso in studio, pur riconoscendo il ruolo che altri fattori (geomorfologia, umidità del suolo, urbanizzazione ecc) hanno sul fenomeno in questione, si è analizzata la sola intensità di pioggia sul territorio di Ostuni, riferita alla sua durata di 1 ora, supponendo costanti le altre variabili. Il lavoro pur non risultando esaustivo offre risultanti importanti che rappresentano una buona banca dati per un GIS da utilizzare per l’elaborazione di modelli previsionali.
2017
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