Fino alla metà del XX secolo il tema della religiosità popolare non è stato affrontato in modo sistematico e profondo in nessun ambito istituzionale della Chiesa, essendo invece considerato con diffidenza e diffidenza. I documenti del Magistero erano limitati a omelie, indirizzi o contributi ad atti sinodali o lettere pastorali di singoli vescovi che, in tono giuridico, miravano a correggere errori o formulare raccomandazioni. Tutto era ancora conforme allo spirito del Concilio di Trento. L'articolata evoluzione della riconsiderazione della religiosità popolare inizia negli anni Sessanta. Questo saggio illustra l'evoluzione storica del concetto di religiosità popolare nella Chiesa cattolica contemporanea e la sua progressiva "valorizzazione". Questo progresso è tracciato dalle sessioni del Concilio Vaticano II alla rivalutazione della religiosità popolare da parte di Papa Paolo VI, alla quale ha aderito anche Papa Giovanni Paolo II, attraverso il Direttorio su pietà popolare e liturgia del 2001. Until the middle of the 20th century the subject of popular religiosity was not addressed in a systematic and profound manner in any institutional ambit of the church, being instead considered with suspicion and mistrust. The documents of the magisterium were restricted to homilies, addresses or contributions to synodial proceedings or pastoral letters from individual bishops which, in a juridical tone, aimed to correct errors or formulate recommendations. Everything still conformed to-the spirit of the Council of Trent. The articulated evolution of the reconsideration of popular religiosity began in the 1960s. This essay illustrates the historic evolution of the concept of popular religiosity in the contemporary Catholic Church and its progressive 'valorisation'. This progress is traced from the sessions of the Second - Vatican Council to -Pope Paul VI's revaluation of popular religiosity, to which Pope John Paul II also subscribed, through. to the Directory on Popular Piety and the Liturgy of 2001.

Elementi storici sulla liturgizzazione della religiosità popolare nel cammino della Chiesa cattolica contemporanea

Sportelli Francesco
2017-01-01

Abstract

Fino alla metà del XX secolo il tema della religiosità popolare non è stato affrontato in modo sistematico e profondo in nessun ambito istituzionale della Chiesa, essendo invece considerato con diffidenza e diffidenza. I documenti del Magistero erano limitati a omelie, indirizzi o contributi ad atti sinodali o lettere pastorali di singoli vescovi che, in tono giuridico, miravano a correggere errori o formulare raccomandazioni. Tutto era ancora conforme allo spirito del Concilio di Trento. L'articolata evoluzione della riconsiderazione della religiosità popolare inizia negli anni Sessanta. Questo saggio illustra l'evoluzione storica del concetto di religiosità popolare nella Chiesa cattolica contemporanea e la sua progressiva "valorizzazione". Questo progresso è tracciato dalle sessioni del Concilio Vaticano II alla rivalutazione della religiosità popolare da parte di Papa Paolo VI, alla quale ha aderito anche Papa Giovanni Paolo II, attraverso il Direttorio su pietà popolare e liturgia del 2001. Until the middle of the 20th century the subject of popular religiosity was not addressed in a systematic and profound manner in any institutional ambit of the church, being instead considered with suspicion and mistrust. The documents of the magisterium were restricted to homilies, addresses or contributions to synodial proceedings or pastoral letters from individual bishops which, in a juridical tone, aimed to correct errors or formulate recommendations. Everything still conformed to-the spirit of the Council of Trent. The articulated evolution of the reconsideration of popular religiosity began in the 1960s. This essay illustrates the historic evolution of the concept of popular religiosity in the contemporary Catholic Church and its progressive 'valorisation'. This progress is traced from the sessions of the Second - Vatican Council to -Pope Paul VI's revaluation of popular religiosity, to which Pope John Paul II also subscribed, through. to the Directory on Popular Piety and the Liturgy of 2001.
2017
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Sportelli, «Ricerche di storia sociale e religiosa», XLVI, n. 89, 2017.pdf

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