Nel 1953 ad Aix-en-Provence, e poi a Dubrovnik (1956) fino all’epilogo di Otterlo (1959), la generazione più giovane associata ai CIAM inizia a mettere in discussione le categorie funzionaliste della Carta di Atene a partire dal delicato tema dello spazio pubblico. Nonostante le correzioni di rotta della “vecchia guardia”, per superare l’astrattismo della città funzionale, il Team 10 (in particolare con gli Smithson e van Eyck) espone un ambiente urbano più adatto alle necessità emotive e materiali dell’uomo, invocando un modello spaziale complesso con più relazioni tra forme architettoniche e bisogni socio-psicologici dell’utenza.
Spazio pubblico e approccio interdisciplinare al progetto.
VADINI, ETTORE
2018-01-01
Abstract
Nel 1953 ad Aix-en-Provence, e poi a Dubrovnik (1956) fino all’epilogo di Otterlo (1959), la generazione più giovane associata ai CIAM inizia a mettere in discussione le categorie funzionaliste della Carta di Atene a partire dal delicato tema dello spazio pubblico. Nonostante le correzioni di rotta della “vecchia guardia”, per superare l’astrattismo della città funzionale, il Team 10 (in particolare con gli Smithson e van Eyck) espone un ambiente urbano più adatto alle necessità emotive e materiali dell’uomo, invocando un modello spaziale complesso con più relazioni tra forme architettoniche e bisogni socio-psicologici dell’utenza.File | Dimensione | Formato | |
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