Nel corso degli ultimi decenni, pratiche agricole intensive come la lavorazione del suolo, un elevato impiego di concimi minerali, l’applicazione di acqua irrigua di bassa qualità e la rimozione dei residui di potatura, hanno determinato la perdita di fertilità e l'esaurimento di carbonio organico nel suolo (SOC). Al contrario, le pratiche di gestione sostenibile possono contribuire a recuperare la produttività e la biodiversità del suolo. L'obiettivo principale di questo studio è stato quello di analizzare alcuni parametri di fertilità del suolo in un oliveto ed un pescheto gestiti in modo sostenibile. In particolare, nell’oliveto sono state adottate le seguenti pratiche agricole: irrigazione a goccia con acque reflue urbane trattate, assenza di lavorazione del suolo, inerbimento naturale, pacciamatura con residui di potatura. Il pescheto è stato gestito secondo il Reg. 834/07 sull’agricoltura biologica e ha previsto l’impiego di compost e di irrigazione a goccia. Nel corso di un anno, sono stati effettuati tre campionamenti di suolo (marzo, giugno, ottobre) e in ciascun frutteto, sono state individuate due aree di campionamento: fila (sotto gli emettitori) e inter-fila (solo apporti idrici pluviale). Il grado di qualità del suolo è stato espresso dal rapporto Nc/Nk, dove Nk è il valore di azoto Kjeldahl del suolo, mentre Nc è una funzione lineare della biomassa microbica carbonio, della capacità di mineralizzazione dell’N e di tre attività enzimatiche del suolo (fosfomonoesterasi, β-glucosidasi e ureasi) coinvolte nel turnover di N e influenzate dalla sua disponibilità. I risultati hanno evidenziato un effetto positivo delle pratiche di agricoltura sostenibile e dell’irrigazione in tutti i prelievi del pescheto e nei primi dell’oliveto, attestati dai valori dell’indice Nc/Nk maggiori per la tesi sperimentale rispetto al controllo. Da questi valori, sono stati calcolati gli indici Nc/Nk, riportati in tabella 2, maggiori nella tesi irrigata rispetto al controllo inter-fila nei prelievi di marzo e giugno (valori quasi raddoppiati nel prelievo di marzo), mentre nel prelievo di ottobre l’indice Nc/Nk è risultato essere maggiore nel controllo. Sono stati inoltre determinati parametri fisico-chimici del suolo. È in corso l’indagine molecolare della popolazione microbica di questi suoli mediante l’amplificazione in Real Time PCR dei geni codificanti subunità della nitrogenasi (nifH), dell’ammoniaca monossigenasi (amoA), nitrito reduttasi (nirK e nirS), e nitroso ossido riduttasi (nosZ), volta a quantificare la frazione della comunità microbica coinvolta nei processi chiave del ciclo dell'azoto nel suolo. L'aumento delle conoscenze sui processi legati ai microrganismi del suolo coinvolti nelle dinamiche che influenzano la disponibilità di C e di N per le piante, può condurre all’ottimizzazione delle strategie di gestione sostenibili del suolo. Tale approccio si sposa con un moderno e multifunzionale dell'agricoltura, basato sulla qualità dei prodotti, la tutela dell'ambiente, il risparmio di risorse naturali (suolo e acqua in primis) e la promozione della salute umana.

Effetti dell’agricoltura sostenibile sulla qualità del suolo di colture di oliveto e pescheto

PASCAZIO, SILVIA;SOFO, Adriano;MININNI, ALBA NICOLETTA;DICHIO, Bartolomeo;XILOYANNIS, Cristos;
2016-01-01

Abstract

Nel corso degli ultimi decenni, pratiche agricole intensive come la lavorazione del suolo, un elevato impiego di concimi minerali, l’applicazione di acqua irrigua di bassa qualità e la rimozione dei residui di potatura, hanno determinato la perdita di fertilità e l'esaurimento di carbonio organico nel suolo (SOC). Al contrario, le pratiche di gestione sostenibile possono contribuire a recuperare la produttività e la biodiversità del suolo. L'obiettivo principale di questo studio è stato quello di analizzare alcuni parametri di fertilità del suolo in un oliveto ed un pescheto gestiti in modo sostenibile. In particolare, nell’oliveto sono state adottate le seguenti pratiche agricole: irrigazione a goccia con acque reflue urbane trattate, assenza di lavorazione del suolo, inerbimento naturale, pacciamatura con residui di potatura. Il pescheto è stato gestito secondo il Reg. 834/07 sull’agricoltura biologica e ha previsto l’impiego di compost e di irrigazione a goccia. Nel corso di un anno, sono stati effettuati tre campionamenti di suolo (marzo, giugno, ottobre) e in ciascun frutteto, sono state individuate due aree di campionamento: fila (sotto gli emettitori) e inter-fila (solo apporti idrici pluviale). Il grado di qualità del suolo è stato espresso dal rapporto Nc/Nk, dove Nk è il valore di azoto Kjeldahl del suolo, mentre Nc è una funzione lineare della biomassa microbica carbonio, della capacità di mineralizzazione dell’N e di tre attività enzimatiche del suolo (fosfomonoesterasi, β-glucosidasi e ureasi) coinvolte nel turnover di N e influenzate dalla sua disponibilità. I risultati hanno evidenziato un effetto positivo delle pratiche di agricoltura sostenibile e dell’irrigazione in tutti i prelievi del pescheto e nei primi dell’oliveto, attestati dai valori dell’indice Nc/Nk maggiori per la tesi sperimentale rispetto al controllo. Da questi valori, sono stati calcolati gli indici Nc/Nk, riportati in tabella 2, maggiori nella tesi irrigata rispetto al controllo inter-fila nei prelievi di marzo e giugno (valori quasi raddoppiati nel prelievo di marzo), mentre nel prelievo di ottobre l’indice Nc/Nk è risultato essere maggiore nel controllo. Sono stati inoltre determinati parametri fisico-chimici del suolo. È in corso l’indagine molecolare della popolazione microbica di questi suoli mediante l’amplificazione in Real Time PCR dei geni codificanti subunità della nitrogenasi (nifH), dell’ammoniaca monossigenasi (amoA), nitrito reduttasi (nirK e nirS), e nitroso ossido riduttasi (nosZ), volta a quantificare la frazione della comunità microbica coinvolta nei processi chiave del ciclo dell'azoto nel suolo. L'aumento delle conoscenze sui processi legati ai microrganismi del suolo coinvolti nelle dinamiche che influenzano la disponibilità di C e di N per le piante, può condurre all’ottimizzazione delle strategie di gestione sostenibili del suolo. Tale approccio si sposa con un moderno e multifunzionale dell'agricoltura, basato sulla qualità dei prodotti, la tutela dell'ambiente, il risparmio di risorse naturali (suolo e acqua in primis) e la promozione della salute umana.
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