La Chimica inorganica applicata alla Biomedicina, nota oggi come la medicina elementare, è un importante campo della Chimica, poco esplorato. Essa offre il potenziale per la progettazione di nuovi agenti terapeutici e diagnostici utili al trattamento e alla comprensione delle patologie oncologiche, che sono ora intrattabili [1-3]. Gli Elementi inorganici hanno un ruolo cruciale nei processi biologici e biomedici; infatti, è evidente che molti composti organici utilizzati in medicina non hanno una modalità di azione chiara; alcuni di essi sono attivati o biotrasformati da ioni metallici, tra cui i metallo-enzimi [4], altri hanno un effetto diretto o indiretto sul metabolismo degli ioni metallici. La Biomedicina della chimica inorganica offre reali possibilità per le industrie farmaceutiche, che tradizionalmente sono dominate dalla chimica organica, per la scoperta di farmaci innovativi con nuovi meccanismi d’azione. Questo campo è stato stimolato dal successo del cisplatino, il farmaco antitumorale più venduto al mondo, e dai complessi del platino con ridotta tossicità, mentre l’attività contro i tumori chemio-resistenti è attualmente in sperimentazione clinica. Altri complessi organo-metallici, come il titanocene dicloruro, sono stati somministrati ai pazienti mostrando una promettente attività antimetastatica. Recenti progressi nella comprensione della chimica di coordinazione e biochimica dei metallo-farmaci, come gli antiartritici e farmaci antiulcera, aprono all’individuazione di nuovi composti farmacologicamente attivi. La crescente conoscenza della chimica organo-metallica fornirà gli elementi per la progettazione di nuovi composti nella terapia del cancro.
I composti organo-metallici: nuove molecole nella terapia oncologica
Mariconda Annaluisa;SATURNINO, CARMELA
2016-01-01
Abstract
La Chimica inorganica applicata alla Biomedicina, nota oggi come la medicina elementare, è un importante campo della Chimica, poco esplorato. Essa offre il potenziale per la progettazione di nuovi agenti terapeutici e diagnostici utili al trattamento e alla comprensione delle patologie oncologiche, che sono ora intrattabili [1-3]. Gli Elementi inorganici hanno un ruolo cruciale nei processi biologici e biomedici; infatti, è evidente che molti composti organici utilizzati in medicina non hanno una modalità di azione chiara; alcuni di essi sono attivati o biotrasformati da ioni metallici, tra cui i metallo-enzimi [4], altri hanno un effetto diretto o indiretto sul metabolismo degli ioni metallici. La Biomedicina della chimica inorganica offre reali possibilità per le industrie farmaceutiche, che tradizionalmente sono dominate dalla chimica organica, per la scoperta di farmaci innovativi con nuovi meccanismi d’azione. Questo campo è stato stimolato dal successo del cisplatino, il farmaco antitumorale più venduto al mondo, e dai complessi del platino con ridotta tossicità, mentre l’attività contro i tumori chemio-resistenti è attualmente in sperimentazione clinica. Altri complessi organo-metallici, come il titanocene dicloruro, sono stati somministrati ai pazienti mostrando una promettente attività antimetastatica. Recenti progressi nella comprensione della chimica di coordinazione e biochimica dei metallo-farmaci, come gli antiartritici e farmaci antiulcera, aprono all’individuazione di nuovi composti farmacologicamente attivi. La crescente conoscenza della chimica organo-metallica fornirà gli elementi per la progettazione di nuovi composti nella terapia del cancro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.