Le strade urbane sono generalmente condivise da diverse categorie di utenti e mezzi di trasporto quali pedoni, biciclette, automobili, autobus, tram, ecc., la cui coesistenza spesso non permette di garantire adeguate condizioni di sicurezza della circolazione. A tal fine, in molti comuni italiani ed esteri si adottano, con sempre maggiore frequenza, i cosiddetti interventi di “Moderazione del Traffico”, più diffusamente conosciuti con il termine anglosassone “Traffic Calming”, basati su tecniche di progettazione stradale indirizzate a riequilibrare i diversi comportamenti degli utenti della strada. Tali interventi si realizzano attraverso l’implementazione di diverse tecniche, tra le quali si citano il restringimento fisico e/o ottico della carreggiata, i disassamenti orizzontali (chicane), i disassamenti verticali (dossi, attraversamenti pedonali rialzati), le rotatorie, l’arredo urbano, ecc. Nel presente articolo gli Autori propongono alcuni accorgimenti progettuali finalizzati alla riorganizzazione razionale degli spazi all’interno di una chicane urbana. Per il raggiungimento di tale obiettivo si sono in primis ricercate, in ambito nazionale e internazionale, le Norme e le disposizioni riguardanti il loro dimensionamento e/o la loro progettazione. La ricerca in ambito nazionale ha evidenziato che le Direttive attualmente vigenti non contengono prescrizioni tecniche specifiche, ma solo suggerimenti in merito al loro impiego, in funzione delle categorie stradali e delle utenze previste in termini di volumi e di componenti di traffico. Per tale ragione, la ricerca normativa si è spostata in ambito internazionale, ottenendo numerosi spunti per l’ottimizzazione dei criteri progettuali esistenti. In particolare, l’analisi si è soffermata sulla Norma svizzera VSS-SN-640284, che fornisce utili indicazioni per la caratterizzazione geometrica delle chicane in ambito urbano. Tra le diverse soluzioni contemplate dalla VSS-SN-640284 si sono presi in esame i due schemi ritenuti più idonei ad essere utilizzati nelle strade urbane locali (categoria F), anche senza la presenza di ulteriori strumenti di moderazione. Tali schemi sono stati analizzati con l’ausilio del software Vehicle Tracking® della Autodesk®, che consente di riprodurre l’andamento delle fasce di ingombro di uno specifico veicolo in movimento, una volta assegnata la traiettoria di transito del centro asse sterzante. In particolare, l’analisi è stata effettuata con riferimento a due tipologie di veicoli standard e cioè l’autobus a due assi da 12m e l’autovettura 4×4 da 5,12m. A conclusione del lavoro svolto, gli Autori sono pervenuti alla proposta di quattro nuovi schemi progettuali che, a partire dai due estrapolati dalla sopracitata Norma svizzera, individuano quattro nuovi differenti modelli geometrici, utilizzabili per la realizzazione di chicane urbane di elevata efficacia e funzionalità.
Il progetto delle chicane in ambito urbano
AGOSTINACCHIO, Michele;CIAMPA, DONATO;OLITA, Saverio
2016-01-01
Abstract
Le strade urbane sono generalmente condivise da diverse categorie di utenti e mezzi di trasporto quali pedoni, biciclette, automobili, autobus, tram, ecc., la cui coesistenza spesso non permette di garantire adeguate condizioni di sicurezza della circolazione. A tal fine, in molti comuni italiani ed esteri si adottano, con sempre maggiore frequenza, i cosiddetti interventi di “Moderazione del Traffico”, più diffusamente conosciuti con il termine anglosassone “Traffic Calming”, basati su tecniche di progettazione stradale indirizzate a riequilibrare i diversi comportamenti degli utenti della strada. Tali interventi si realizzano attraverso l’implementazione di diverse tecniche, tra le quali si citano il restringimento fisico e/o ottico della carreggiata, i disassamenti orizzontali (chicane), i disassamenti verticali (dossi, attraversamenti pedonali rialzati), le rotatorie, l’arredo urbano, ecc. Nel presente articolo gli Autori propongono alcuni accorgimenti progettuali finalizzati alla riorganizzazione razionale degli spazi all’interno di una chicane urbana. Per il raggiungimento di tale obiettivo si sono in primis ricercate, in ambito nazionale e internazionale, le Norme e le disposizioni riguardanti il loro dimensionamento e/o la loro progettazione. La ricerca in ambito nazionale ha evidenziato che le Direttive attualmente vigenti non contengono prescrizioni tecniche specifiche, ma solo suggerimenti in merito al loro impiego, in funzione delle categorie stradali e delle utenze previste in termini di volumi e di componenti di traffico. Per tale ragione, la ricerca normativa si è spostata in ambito internazionale, ottenendo numerosi spunti per l’ottimizzazione dei criteri progettuali esistenti. In particolare, l’analisi si è soffermata sulla Norma svizzera VSS-SN-640284, che fornisce utili indicazioni per la caratterizzazione geometrica delle chicane in ambito urbano. Tra le diverse soluzioni contemplate dalla VSS-SN-640284 si sono presi in esame i due schemi ritenuti più idonei ad essere utilizzati nelle strade urbane locali (categoria F), anche senza la presenza di ulteriori strumenti di moderazione. Tali schemi sono stati analizzati con l’ausilio del software Vehicle Tracking® della Autodesk®, che consente di riprodurre l’andamento delle fasce di ingombro di uno specifico veicolo in movimento, una volta assegnata la traiettoria di transito del centro asse sterzante. In particolare, l’analisi è stata effettuata con riferimento a due tipologie di veicoli standard e cioè l’autobus a due assi da 12m e l’autovettura 4×4 da 5,12m. A conclusione del lavoro svolto, gli Autori sono pervenuti alla proposta di quattro nuovi schemi progettuali che, a partire dai due estrapolati dalla sopracitata Norma svizzera, individuano quattro nuovi differenti modelli geometrici, utilizzabili per la realizzazione di chicane urbane di elevata efficacia e funzionalità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.