La composizione delle Historiae ab inclinatione Romanorum imperii, o Decadi, accompagnò l’intera vita di Biondo Flavio. La loro compilazione fu lunga, e non sempre lineare fu la loro concezione: ci sono rimaste tracce indirette di redazioni in 4, 10, 11 e 12 libri per la parte di storia contemporanea (Decades III e IV); e in 8, 9, 11 e finalmente 20 libri per la parte di storia più antica (Decades I e II). La sua concezione della storia, di conseguenza, mutò, passando da una visione legata alla contemporaneità a una orientata verso le ricostruzioni lunghe; da una prospettiva più macro-regionale e particolare a una più ampia e generale. Biondo preferiva dar voce agli eventi, convinto, evidentemente, che essi si potessero rendere intelligibili da soli. Tuttavia, egli era convinto anche che la storia fosse scuola di saggezza, e che permettesse, pertanto, di suggerire soluzioni ai guasti ravvisati nella contemporaneità. E, nella sua opera, talvolta egli delinea soluzioni che appaiono costantemente orientate verso la progettazione di un modello politico-istituzionale che possa garantire ordine e armonia tra le parti.

Blondus Flavius spent his entire life in the composition of the Historiae ab inclinatione Romanorum imperii, or Decades. Their compilation was long, and not always linear was their conception: we can find indirect traces of redactions in 4, 10, 11, and 12 books for the part of contemporary history (Decades III and IV), and in 8, 9, 11 and finally 20 books for the part of more ancient history (Decades I and II). His conception of history, therefore, changed, moving from a vision focused on the contemporary period towards another one oriented towards long reconstructions, from a macro-regional and particular perspective to another one wider and more general. Blondus preferred to give voice to the events, because he was fully convinced that they could be intelligible without intermediaries. However, he was also convinced that the history was a school of wisdom, which could suggest solutions to the faults detected in the contemporary world. And in his work sometimes he outlines solutions which appear constantly oriented towards the project of a political-institutional model, which can guarantee order and harmony between the parties.

Le fasi redazionali e le concezioni della storia nelle Decadi di Biondo. Tra storia particolare e generale, tra antica e moderna Roma

DELLE DONNE, FULVIO
2016-01-01

Abstract

La composizione delle Historiae ab inclinatione Romanorum imperii, o Decadi, accompagnò l’intera vita di Biondo Flavio. La loro compilazione fu lunga, e non sempre lineare fu la loro concezione: ci sono rimaste tracce indirette di redazioni in 4, 10, 11 e 12 libri per la parte di storia contemporanea (Decades III e IV); e in 8, 9, 11 e finalmente 20 libri per la parte di storia più antica (Decades I e II). La sua concezione della storia, di conseguenza, mutò, passando da una visione legata alla contemporaneità a una orientata verso le ricostruzioni lunghe; da una prospettiva più macro-regionale e particolare a una più ampia e generale. Biondo preferiva dar voce agli eventi, convinto, evidentemente, che essi si potessero rendere intelligibili da soli. Tuttavia, egli era convinto anche che la storia fosse scuola di saggezza, e che permettesse, pertanto, di suggerire soluzioni ai guasti ravvisati nella contemporaneità. E, nella sua opera, talvolta egli delinea soluzioni che appaiono costantemente orientate verso la progettazione di un modello politico-istituzionale che possa garantire ordine e armonia tra le parti.
2016
9789462700482
Blondus Flavius spent his entire life in the composition of the Historiae ab inclinatione Romanorum imperii, or Decades. Their compilation was long, and not always linear was their conception: we can find indirect traces of redactions in 4, 10, 11, and 12 books for the part of contemporary history (Decades III and IV), and in 8, 9, 11 and finally 20 books for the part of more ancient history (Decades I and II). His conception of history, therefore, changed, moving from a vision focused on the contemporary period towards another one oriented towards long reconstructions, from a macro-regional and particular perspective to another one wider and more general. Blondus preferred to give voice to the events, because he was fully convinced that they could be intelligible without intermediaries. However, he was also convinced that the history was a school of wisdom, which could suggest solutions to the faults detected in the contemporary world. And in his work sometimes he outlines solutions which appear constantly oriented towards the project of a political-institutional model, which can guarantee order and harmony between the parties.
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