Il contributo raccoglie alcune riflessioni che si stanno portando avanti nell’ambito di una tesi di dottorato che si pone, come obiettivo generale, quello di indagare come poter trattare contemporaneamente fenomeni quali invenduto immobiliare e emergenza abitativa all’interno dei processi di pianificazione. Nel dettaglio, il paper si concentra su questioni legate alle politiche abitative in generale e al Social Housing in particolare. Partendo da una breve descrizioni dei due fenomeni alla base del percorso di ricerca, si chiariscono i motivi per cui si ritiene che per entrambe le problematiche sia possibile riscontrare una parte di responsabilità sia nelle scelte politiche pubbliche sia nell’azione dei planners. A seguire si individuano dei possibili spazi di azione: il primo strettamente connesso con le pratiche e gli strumenti urbanistici; il secondo passa per un ripensamento di politiche per la casa e, in particolare, per l’impostazione di nuove relazioni e dinamiche tra mercato e Social Housing. A conclusione si riflette non solo sull’urgenza di avviare una sorta di revisione dei processi di plan-making, ma anche sulla necessità di integrazione tra pianificazione e processi di policy-making riformulati sulla base di rinnovati rapporti tra libero mercato e Social Housing.

L'abbandono e lo spopolamento devono\possono essere governati: politiche di sviluppo inducono politiche alloggiative

LAS CASAS, Giuseppe Bartolomeo;SCORZA, Francesco
2015-01-01

Abstract

Il contributo raccoglie alcune riflessioni che si stanno portando avanti nell’ambito di una tesi di dottorato che si pone, come obiettivo generale, quello di indagare come poter trattare contemporaneamente fenomeni quali invenduto immobiliare e emergenza abitativa all’interno dei processi di pianificazione. Nel dettaglio, il paper si concentra su questioni legate alle politiche abitative in generale e al Social Housing in particolare. Partendo da una breve descrizioni dei due fenomeni alla base del percorso di ricerca, si chiariscono i motivi per cui si ritiene che per entrambe le problematiche sia possibile riscontrare una parte di responsabilità sia nelle scelte politiche pubbliche sia nell’azione dei planners. A seguire si individuano dei possibili spazi di azione: il primo strettamente connesso con le pratiche e gli strumenti urbanistici; il secondo passa per un ripensamento di politiche per la casa e, in particolare, per l’impostazione di nuove relazioni e dinamiche tra mercato e Social Housing. A conclusione si riflette non solo sull’urgenza di avviare una sorta di revisione dei processi di plan-making, ma anche sulla necessità di integrazione tra pianificazione e processi di policy-making riformulati sulla base di rinnovati rapporti tra libero mercato e Social Housing.
2015
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11563/112894
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