Matera, diventata famosa dopo il romanzo di Carlo Levi “Cristo si è fermato a Eboli (1949)”, è stata proclamata il 17 ottobre 2014 capitale europea per la cultura 2019 . Da “vergogna nazionale”, Matera oggi, con una storia interessante ancora da raccontare, vive un momento di grandi fermenti che rimettono in gioco il destino della città. A partire dal rilancio di una politica culturale promossa dalla candidatura, che dà forza ad un glorioso passato in cui la cultura urbana ha svolto un ruolo importante sul destino della città, che oggi viene rafforzata dalla presenza di un nuovo polo dell’ateneo lucano1. Il consolidamento culturale e istituzionale del polo universitario di Matera potrebbe diventare un caso esemplare per una buona integrazione tra città e università, tra politiche culturali e politiche urbane, nell’ottica di un modello di sviluppo territoriale basato sulle knowledge based economies. Un modello che possa aiutare le politiche urbane a orientare immaginari sociali, migliorare la qualità dei servizi e dello spazio pubblico ed elaborare un’idea innovativa di welfare, in un clima ritornato oggi a Matera, dopo un illustre passato, più disponibile alla mediazione sociale sui discorsi dello spazio.

Grandi eventi, cultura e Università: Matera 2019 tra making place e selling place

MININNI, MARIAVALERIA
2015-01-01

Abstract

Matera, diventata famosa dopo il romanzo di Carlo Levi “Cristo si è fermato a Eboli (1949)”, è stata proclamata il 17 ottobre 2014 capitale europea per la cultura 2019 . Da “vergogna nazionale”, Matera oggi, con una storia interessante ancora da raccontare, vive un momento di grandi fermenti che rimettono in gioco il destino della città. A partire dal rilancio di una politica culturale promossa dalla candidatura, che dà forza ad un glorioso passato in cui la cultura urbana ha svolto un ruolo importante sul destino della città, che oggi viene rafforzata dalla presenza di un nuovo polo dell’ateneo lucano1. Il consolidamento culturale e istituzionale del polo universitario di Matera potrebbe diventare un caso esemplare per una buona integrazione tra città e università, tra politiche culturali e politiche urbane, nell’ottica di un modello di sviluppo territoriale basato sulle knowledge based economies. Un modello che possa aiutare le politiche urbane a orientare immaginari sociali, migliorare la qualità dei servizi e dello spazio pubblico ed elaborare un’idea innovativa di welfare, in un clima ritornato oggi a Matera, dopo un illustre passato, più disponibile alla mediazione sociale sui discorsi dello spazio.
2015
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