Nell’ultimo decennio si è consolidata una più marcata coscienza circa “il danno” che la produzione e lo smaltimento sconsiderato dei rifiuti arreca all’ambiente e, quindi, alla salute umana; al fine, pertanto, di promuovere un uso sostenibile delle risorse, si è intervenuti integrando da un lato l’aspetto legislativo e dall’altro rendendo più tecnologico e efficiente il modo di trattare “il rifiuto”. L’approccio moderno, infatti, prevede l’ottimizzazione del ciclo completo dei rifiuti e cioè, da quando questi vengono prodotti fino al completo smaltimento. E’ relativamente ovvio che il modo più efficiente e efficace per smaltire i rifiuti consiste proprio nel cercare di non produrli o di limitarne la produzione; come ipotesi subordinata, occorre, invece, avere come obiettivo “il riutilizzo”, “il riciclaggio”, “la produzione energetica dai rifiuti trattati” e “l’impatto minimo” sull’ambiente. Sebbene la raccolta differenziata va in questa direzione, tuttavia, anche nel caso in cui il sistema di gestione utilizzato risulti efficiente in termini di percentuali di raccolta, è possibile intervenire in altre fasi del ciclo vitale del “rifiuto” al fine di ridurne l’impatto ambientale. In questo lavoro, dopo un’analisi su dati ufficiali a livello europeo ed italiano, è stato analizzato il sistema di gestione dei rifiuti solidi urbani; in particolare, sulla base di tale analisi, sono stati evidenziati i punti di forza e di debolezza di ciascuna tipologia gestionale. In ogni caso, occorrerà porsi come obiettivo quello di consolidare un trend che negli ultimi tre anni ha visto diminuire la produzione pro capite di rifiuti in tutta Europa e, in particolare, in Italia.
I rifiuti e il loro smaltimento: interventi legislativi e guida alle buone pratiche
SOFO, Adriano;
2014-01-01
Abstract
Nell’ultimo decennio si è consolidata una più marcata coscienza circa “il danno” che la produzione e lo smaltimento sconsiderato dei rifiuti arreca all’ambiente e, quindi, alla salute umana; al fine, pertanto, di promuovere un uso sostenibile delle risorse, si è intervenuti integrando da un lato l’aspetto legislativo e dall’altro rendendo più tecnologico e efficiente il modo di trattare “il rifiuto”. L’approccio moderno, infatti, prevede l’ottimizzazione del ciclo completo dei rifiuti e cioè, da quando questi vengono prodotti fino al completo smaltimento. E’ relativamente ovvio che il modo più efficiente e efficace per smaltire i rifiuti consiste proprio nel cercare di non produrli o di limitarne la produzione; come ipotesi subordinata, occorre, invece, avere come obiettivo “il riutilizzo”, “il riciclaggio”, “la produzione energetica dai rifiuti trattati” e “l’impatto minimo” sull’ambiente. Sebbene la raccolta differenziata va in questa direzione, tuttavia, anche nel caso in cui il sistema di gestione utilizzato risulti efficiente in termini di percentuali di raccolta, è possibile intervenire in altre fasi del ciclo vitale del “rifiuto” al fine di ridurne l’impatto ambientale. In questo lavoro, dopo un’analisi su dati ufficiali a livello europeo ed italiano, è stato analizzato il sistema di gestione dei rifiuti solidi urbani; in particolare, sulla base di tale analisi, sono stati evidenziati i punti di forza e di debolezza di ciascuna tipologia gestionale. In ogni caso, occorrerà porsi come obiettivo quello di consolidare un trend che negli ultimi tre anni ha visto diminuire la produzione pro capite di rifiuti in tutta Europa e, in particolare, in Italia.File | Dimensione | Formato | |
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