I recenti eventi tellurici di media-elevata intensità hanno evidenziato che gli edifici esistenti, anche quando dotati di una certa resistenza alle azioni sismiche, riportano spesso danni alle parti strutturali e non strutturali di entità tale da renderli inagibili o non utilizzabili a meno di interventi di riparazione. Tale condizione, derivante dall’utilizzo di normative obsolete o anche dal rispetto di obiettivi prestazionali basati sul danneggiamento strutturale in caso di sisma, può risultare non più economicamente sostenibile per la società, soprattutto in un paese come l’Italia caratterizzato da una elevata pericolosità sismica e, in generale, da un’elevata vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio convenzionale e di quello a carattere storico, artistico e monumentale. Numerosi studi teorici, numerici e sperimentali sono stati condotti dal gruppo di ricerca in Ingegneria Sismica del Laboratorio prove Materiali e Strutture dell'Università degli Studi della Basilicata (UNIBAS) al fine di verificare l'efficacia di varie tecniche innovative di riparazione locale o di adeguamento/miglioramento sismico degli edifici esistenti, per la riduzione o eliminazione del danneggiamento. Tra le principali tecniche indagate negli ultimi anni vi sono l’isolamento sismico, la dissipazione di energia, il confinamento attivo degli elementi strutturali. Nel corso delle varie campagne sperimentali sono stati considerati diversi dispositivi e/o sistemi antisismici, basati su materiali/tecnologie attualmente disponibili o innovative. In questo lavoro è riportata una panoramica sugli sviluppi conseguiti nell’ambito di tali progetti di ricerca, una breve descrizione delle tecniche considerate e una sintesi dei principali risultati ottenuti.
Tecniche innovative di adeguamento sismico di edifici esistenti. Recenti indagini sperimentali condotte dall’Università degli Studi della Basilicata
PONZO, Felice Carlo;DI CESARE, ANTONIO;NIGRO, Domenico Salvatore
2015-01-01
Abstract
I recenti eventi tellurici di media-elevata intensità hanno evidenziato che gli edifici esistenti, anche quando dotati di una certa resistenza alle azioni sismiche, riportano spesso danni alle parti strutturali e non strutturali di entità tale da renderli inagibili o non utilizzabili a meno di interventi di riparazione. Tale condizione, derivante dall’utilizzo di normative obsolete o anche dal rispetto di obiettivi prestazionali basati sul danneggiamento strutturale in caso di sisma, può risultare non più economicamente sostenibile per la società, soprattutto in un paese come l’Italia caratterizzato da una elevata pericolosità sismica e, in generale, da un’elevata vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio convenzionale e di quello a carattere storico, artistico e monumentale. Numerosi studi teorici, numerici e sperimentali sono stati condotti dal gruppo di ricerca in Ingegneria Sismica del Laboratorio prove Materiali e Strutture dell'Università degli Studi della Basilicata (UNIBAS) al fine di verificare l'efficacia di varie tecniche innovative di riparazione locale o di adeguamento/miglioramento sismico degli edifici esistenti, per la riduzione o eliminazione del danneggiamento. Tra le principali tecniche indagate negli ultimi anni vi sono l’isolamento sismico, la dissipazione di energia, il confinamento attivo degli elementi strutturali. Nel corso delle varie campagne sperimentali sono stati considerati diversi dispositivi e/o sistemi antisismici, basati su materiali/tecnologie attualmente disponibili o innovative. In questo lavoro è riportata una panoramica sugli sviluppi conseguiti nell’ambito di tali progetti di ricerca, una breve descrizione delle tecniche considerate e una sintesi dei principali risultati ottenuti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.