Il monitoraggio delle risorse genetiche ancora conservate in situ permette di identificare “ecotipi” coltivati e popolazioni naturali di risorse vegetali geneticamente stabili in particolari ambienti. Queste risorse, opportunamente caratterizzate e propagate, possono rappresentare la base di partenza per un miglioramento genetico di tipo “partecipativo” finalizzato alla produzione di varietà ecocompatibili di pregio. Nell‟autunno del 2013 è stata costituita una collezione di germoplasma di fagiolo, raccolto in due opposti versanti montani del Marmo-Platano ricadenti nei comuni di Ruoti e Balvano (PZ). Sono stati visitati 34 siti e collezionate 88 accessioni di Phaseolus vulgaris L. e 2 di P. coccineus L. La collezione è stata caratterizzata a livello morfologico, biochimico e molecolare. Sono stati rilevati 21 caratteri morfologici (10 qualitativi e 11 quantitativi), il pattern faseolinico e 13 loci microsatelliti (nuSSR). Le accessioni sono state raggruppate in 15 ecotipi diversi con prevalenza del tipo “Borlotto” (n=30). L‟habitus vegetativo determinato è stato il più rappresentato (55%). Sono state osservate differenze significative tra le accessioni per i caratteri morfologici rilevati. L‟82.2% della collezione ha mostrato peso dei 100 semi superiore a 40g. Le accessioni hanno presentato tre pattern faseolinici: il tipo “T” (78.21%), il tipo “C” (14.9%) e il tipo “S” (6.89%). Dodici dei 13 nuSSR analizzati sono risultati polimorfici con una media di 4.25 alleli per locus. Sono stati individuati 52 alleli totali di cui 20 rari (p ≤ 0.05) e 14 privati. I loci BM173 e BM156 sono risultati i più polimorfici (na=7). La collezione ha evidenziato una diversità genetica (He) di 0.370 e un indice di diversità di Shannon (I) di 0.718. I risultati ottenuti affermano che nelle aree interne della Basilicata esistono ancora landraces eterogenee di fagiolo, custodite “on farm” dalle comunità rurali. Per la loro tutela sarà opportuno pianificare azioni di conservazione ed utilizzazione.

Il fagiolo nella comunità del Marmo-Platano in Basilicata.

AQUINO, Rocco;MARZARIO, STEFANIA;GIOIA, TANIA;SPAGNOLETTI ZEULI, Pierluigi;LOGOZZO, Giuseppina
2014-01-01

Abstract

Il monitoraggio delle risorse genetiche ancora conservate in situ permette di identificare “ecotipi” coltivati e popolazioni naturali di risorse vegetali geneticamente stabili in particolari ambienti. Queste risorse, opportunamente caratterizzate e propagate, possono rappresentare la base di partenza per un miglioramento genetico di tipo “partecipativo” finalizzato alla produzione di varietà ecocompatibili di pregio. Nell‟autunno del 2013 è stata costituita una collezione di germoplasma di fagiolo, raccolto in due opposti versanti montani del Marmo-Platano ricadenti nei comuni di Ruoti e Balvano (PZ). Sono stati visitati 34 siti e collezionate 88 accessioni di Phaseolus vulgaris L. e 2 di P. coccineus L. La collezione è stata caratterizzata a livello morfologico, biochimico e molecolare. Sono stati rilevati 21 caratteri morfologici (10 qualitativi e 11 quantitativi), il pattern faseolinico e 13 loci microsatelliti (nuSSR). Le accessioni sono state raggruppate in 15 ecotipi diversi con prevalenza del tipo “Borlotto” (n=30). L‟habitus vegetativo determinato è stato il più rappresentato (55%). Sono state osservate differenze significative tra le accessioni per i caratteri morfologici rilevati. L‟82.2% della collezione ha mostrato peso dei 100 semi superiore a 40g. Le accessioni hanno presentato tre pattern faseolinici: il tipo “T” (78.21%), il tipo “C” (14.9%) e il tipo “S” (6.89%). Dodici dei 13 nuSSR analizzati sono risultati polimorfici con una media di 4.25 alleli per locus. Sono stati individuati 52 alleli totali di cui 20 rari (p ≤ 0.05) e 14 privati. I loci BM173 e BM156 sono risultati i più polimorfici (na=7). La collezione ha evidenziato una diversità genetica (He) di 0.370 e un indice di diversità di Shannon (I) di 0.718. I risultati ottenuti affermano che nelle aree interne della Basilicata esistono ancora landraces eterogenee di fagiolo, custodite “on farm” dalle comunità rurali. Per la loro tutela sarà opportuno pianificare azioni di conservazione ed utilizzazione.
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