L’altopiano della Murgia è dominato dal fascino delle chiese rupestri, che, caratterizzate dalla presenza di decori architettonici raffinati con affascinanti affreschi ed elementi di arte orientale, rappresentano un patrimonio di notevole importanza. Le chiese rupestri del territorio materano, sono scavate nella roccia tufacea e disseminate lungo i suoi precipizi o inglobate nel tessuto urbanistico dei Sassi. Gli insediamenti per la loro collocazione in ambiente naturale si trovano a stretto contatto con il terreno circostante e sovrastante, rappresentando così una nicchia ecologica particolare nella quale si stabiliscono condizioni ambientali in cui luce, infiltrazione di acqua piovana, umidità, temperatura, input di nutrienti e natura porosa del substrato diventano fattori favorevoli e determinanti per la colonizzazione microbica responsabile del biodeterioramento. Scopo del lavoro ha riguardato la valutazione dello stato di salute di due dipinti murali presenti nelle chiese rupestri di San Falcione e San Vito alla Murgia, risalenti al periodo dell'Alto Medioevo durante i domini bizantini e longobardi: “Presentazione di Gesù al Tempio” (in San Falcione), e l’affresco che rappresenta un Santo vescovo con folta barba bianca riconosciuto come "San Vito". Nell'ottica che per l’intero patrimonio culturale vada preservata la connessione con il paesaggio minimizzando gli interventi di musealizzazione fuori contesto e quindi una visione di conservazione intesa come «opera integrata della natura e dell’uomo» sono state impiegate sugli affreschi, tecniche diagnostiche non distruttive propedeutiche ad ogni tipo di intervento di recupero/consolidamento/ restauro. L'analisi visiva ha evidenziato la presenza di microflora fotosintetica di cianobatteri ed alghe sugli affreschi della chiesa rupestre in San Falcione e di importanti colonie di muschi e licheni sugli affreschi della chiesa rupestre in San Vito. La Digital Image Analysis ne ha quantificato il deterioramento che si aggira sull’80% per il dipinto della “Presentazione di Gesù al Tempio” e per il 74 % per il dipinto di" San Vito”.

La diagnostica per il patrimonio culturale. La contaminazione biologica sugli affreschi delle chiese rupestri: S. Falcione e S. Vito alla Murgia

SCRANO, Laura;
2014-01-01

Abstract

L’altopiano della Murgia è dominato dal fascino delle chiese rupestri, che, caratterizzate dalla presenza di decori architettonici raffinati con affascinanti affreschi ed elementi di arte orientale, rappresentano un patrimonio di notevole importanza. Le chiese rupestri del territorio materano, sono scavate nella roccia tufacea e disseminate lungo i suoi precipizi o inglobate nel tessuto urbanistico dei Sassi. Gli insediamenti per la loro collocazione in ambiente naturale si trovano a stretto contatto con il terreno circostante e sovrastante, rappresentando così una nicchia ecologica particolare nella quale si stabiliscono condizioni ambientali in cui luce, infiltrazione di acqua piovana, umidità, temperatura, input di nutrienti e natura porosa del substrato diventano fattori favorevoli e determinanti per la colonizzazione microbica responsabile del biodeterioramento. Scopo del lavoro ha riguardato la valutazione dello stato di salute di due dipinti murali presenti nelle chiese rupestri di San Falcione e San Vito alla Murgia, risalenti al periodo dell'Alto Medioevo durante i domini bizantini e longobardi: “Presentazione di Gesù al Tempio” (in San Falcione), e l’affresco che rappresenta un Santo vescovo con folta barba bianca riconosciuto come "San Vito". Nell'ottica che per l’intero patrimonio culturale vada preservata la connessione con il paesaggio minimizzando gli interventi di musealizzazione fuori contesto e quindi una visione di conservazione intesa come «opera integrata della natura e dell’uomo» sono state impiegate sugli affreschi, tecniche diagnostiche non distruttive propedeutiche ad ogni tipo di intervento di recupero/consolidamento/ restauro. L'analisi visiva ha evidenziato la presenza di microflora fotosintetica di cianobatteri ed alghe sugli affreschi della chiesa rupestre in San Falcione e di importanti colonie di muschi e licheni sugli affreschi della chiesa rupestre in San Vito. La Digital Image Analysis ne ha quantificato il deterioramento che si aggira sull’80% per il dipinto della “Presentazione di Gesù al Tempio” e per il 74 % per il dipinto di" San Vito”.
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