L’evoluzione quaternaria della Fossa bradanica mostra una variazione da bacino subsidente ad area in sollevamento, al passaggio tra il Pleistocene inferiore ed Pleistocene medio. Questo passaggio è evidenziato dalla sedimentazione del Supersintema di Venosa, limitato da discontinuità erosive legate, quella inferiore, ad una temporanea emersione dell’area, quella superiore all’inizio della fase di sollevamento regionale, a cui è seguita la formazione della successione epiclastica del Bacino di Venosa (in seguito BV) e delle unità terrazzate del Pleistocene medio-superiore. Le successioni sottostanti al Supersintema di Venosa, a partire dalla Formazione delle Argille subappennine fino all’intervallo sabbioso-argilloso-marnoso del Pliocene medio, sono invece associate ad un bacino in subsidenza e alla fase tettonica che ha prodotto l’emersione del margine esterno della catena e la progressiva separazione dei bacini interni alla catena (Bacino dell’Ofanto) dalla Fossa bradanica. La successione di depositi epiclastici e clastici, in facies fluvio-lacustre, riferiti al B V costituisce il riempimento sedimentario di una paleovalle incisa nella parte settentrionale dei depositi della Fossa bradanica, coeva all’attività eruttiva del Monte Vulture. Tale paleovalle si sarebbe formata a sud di una faglia antiappenninica (Linea del Vulture), di importanza litosferica e ad est dell’edificio vulcanico di Monte Vulture. La linea del Vulture suddivide la placca in subduzione verso O-SO in due blocchi, la cui dinamica deformativa legata ad un arretramento differenziale per roll-back verso i quadranti orientali della cerniera dei due blocchi in subduzione, ha consentito la risalita dei magmi alimentanti l’attività effusiva del vulcano Monte Vulture, nonchè lo svincolo cinematico ed il sollevamento della Fossa bradanica e dell’Avampaese murgiano. Le unità terrazzate distinte lungo le attuali valli della Fiumara di Venosa e del Torrente Olivento, a tetto del Supersintema di Venosa e dei depositi del BV, hanno consentito -insieme ai numerosi depositi vulcanici e discontinuità rinvenuti tra le successioni epiclastiche- di inquadrare le unità distinte nel BV in uno schema stratigrafico più generale, legato all’evoluzione medio-pleistocenica dell’avanfossa e alla formazione del vulcano di Monte Vulture. La suddivisione stratigrafica adottata è riferibile agli stilemi delle unità stratigrafiche a limiti inconformi (UBSU). Le analisi sedimentologiche dei depositi epiclastici e vulcanici hanno fornito elementi per l’interpretazioni degli ambienti deposizionali e di ipotizzare la presenza di un centro eruttivo, sul bordo meridionale del BV. Le successioni epiclastiche del BV e i depositi terrazzati sono stati raggruppati nei supersintemi di Monte Vulture e di Monticchio, distinguibili a scala regionale sia nell’area di avanfossa che in quella del vulcano. Il limite che li separa coincide con il Sintema di Melfi che nel BV si individua a tetto della successione epiclastica, sopra un paleosuolo e comprende depositi lacustri, colluviali e di travertino. Sono depositi rappresentanti la fase di colmamento del bacino e precedono una fase tettonica durante la quale è stata attiva una faglia con direzione est-ovest sul bordo nord-occidentale del BV. Il Supersintema di Monte Vulture comprende i sintemi di S. Angelo, Foggianello, Barile e Melfi, mentre il Supersintema di Monticchio comprende i sintemi del Torrente Olivento e di Caperroni. Le discontinuità che separano i sintemi di S. Angelo, Foggianello e Barile sono entrambe erosive, generate dopo l’attività di alcune faglie. Il Sintema di S. Angelo raggruppa tre unità terrazzate alluvionali modellate sul substrato, che individuano due differenti paleobacini idrografici, distinti come BV e bacino della paleovalle del Fiume Ofanto. Dei tre terrazzi, uno (Subsintema di Ciciriello) è stato individuato nel BV e gli altri due (subsintemi di Pezza della Breccia e di Masseria Impiso) nella paleovalle del Fiume Ofanto. I successivi sintemi di Foggianello e Barile costituiscono la fase deposizionale riferita al BV. Nel Sintema di Foggianello, le analisi di facies hanno consentito di riconoscere associazioni di facies che complessivamente possono essere riferite ad un ambiente alluvionale, di piana braided ciottolosa, e di conoide alluvionale. I depositi vulcanici, presenti nella parte alta del sintema sono stati correlati alle coltri ignimbritiche di Fara d’Olivo. Al Sintema di Barile, invece, sono associati depositi epiclastici di cenere e lapilli, fangosi e piroclastici, sia di caduta che di flusso. Le successioni sedimentarie sono state interpretate di ambiente alluvionale (piane braided sabbiose) affluenti di bacini palustri o di laghi effimeri, mentre alcuni dei depositi piroclastici sono stati associati ad un centro eruttivo individuato, alla base dell’unità, sul versante meridionale del BV. I sintemi del Torrente Olivento e di Caperroni comprendono altre tre unità terrazzate alluvionali formate nella fase di reincisione dei depositi del BV. A questo dettagliato quadro stratigrafico sono stati associati differenti ricostruzioni paleogeografiche suddivise per supersintema, sintema e subsintemi.

Il Bacino di Venosa nell’ambito dell’evoluzione quaternaria della Fossa bradanica (confine apulo - lucano, Italia meridionale)

GIANNANDREA, PAOLO
2006-01-01

Abstract

L’evoluzione quaternaria della Fossa bradanica mostra una variazione da bacino subsidente ad area in sollevamento, al passaggio tra il Pleistocene inferiore ed Pleistocene medio. Questo passaggio è evidenziato dalla sedimentazione del Supersintema di Venosa, limitato da discontinuità erosive legate, quella inferiore, ad una temporanea emersione dell’area, quella superiore all’inizio della fase di sollevamento regionale, a cui è seguita la formazione della successione epiclastica del Bacino di Venosa (in seguito BV) e delle unità terrazzate del Pleistocene medio-superiore. Le successioni sottostanti al Supersintema di Venosa, a partire dalla Formazione delle Argille subappennine fino all’intervallo sabbioso-argilloso-marnoso del Pliocene medio, sono invece associate ad un bacino in subsidenza e alla fase tettonica che ha prodotto l’emersione del margine esterno della catena e la progressiva separazione dei bacini interni alla catena (Bacino dell’Ofanto) dalla Fossa bradanica. La successione di depositi epiclastici e clastici, in facies fluvio-lacustre, riferiti al B V costituisce il riempimento sedimentario di una paleovalle incisa nella parte settentrionale dei depositi della Fossa bradanica, coeva all’attività eruttiva del Monte Vulture. Tale paleovalle si sarebbe formata a sud di una faglia antiappenninica (Linea del Vulture), di importanza litosferica e ad est dell’edificio vulcanico di Monte Vulture. La linea del Vulture suddivide la placca in subduzione verso O-SO in due blocchi, la cui dinamica deformativa legata ad un arretramento differenziale per roll-back verso i quadranti orientali della cerniera dei due blocchi in subduzione, ha consentito la risalita dei magmi alimentanti l’attività effusiva del vulcano Monte Vulture, nonchè lo svincolo cinematico ed il sollevamento della Fossa bradanica e dell’Avampaese murgiano. Le unità terrazzate distinte lungo le attuali valli della Fiumara di Venosa e del Torrente Olivento, a tetto del Supersintema di Venosa e dei depositi del BV, hanno consentito -insieme ai numerosi depositi vulcanici e discontinuità rinvenuti tra le successioni epiclastiche- di inquadrare le unità distinte nel BV in uno schema stratigrafico più generale, legato all’evoluzione medio-pleistocenica dell’avanfossa e alla formazione del vulcano di Monte Vulture. La suddivisione stratigrafica adottata è riferibile agli stilemi delle unità stratigrafiche a limiti inconformi (UBSU). Le analisi sedimentologiche dei depositi epiclastici e vulcanici hanno fornito elementi per l’interpretazioni degli ambienti deposizionali e di ipotizzare la presenza di un centro eruttivo, sul bordo meridionale del BV. Le successioni epiclastiche del BV e i depositi terrazzati sono stati raggruppati nei supersintemi di Monte Vulture e di Monticchio, distinguibili a scala regionale sia nell’area di avanfossa che in quella del vulcano. Il limite che li separa coincide con il Sintema di Melfi che nel BV si individua a tetto della successione epiclastica, sopra un paleosuolo e comprende depositi lacustri, colluviali e di travertino. Sono depositi rappresentanti la fase di colmamento del bacino e precedono una fase tettonica durante la quale è stata attiva una faglia con direzione est-ovest sul bordo nord-occidentale del BV. Il Supersintema di Monte Vulture comprende i sintemi di S. Angelo, Foggianello, Barile e Melfi, mentre il Supersintema di Monticchio comprende i sintemi del Torrente Olivento e di Caperroni. Le discontinuità che separano i sintemi di S. Angelo, Foggianello e Barile sono entrambe erosive, generate dopo l’attività di alcune faglie. Il Sintema di S. Angelo raggruppa tre unità terrazzate alluvionali modellate sul substrato, che individuano due differenti paleobacini idrografici, distinti come BV e bacino della paleovalle del Fiume Ofanto. Dei tre terrazzi, uno (Subsintema di Ciciriello) è stato individuato nel BV e gli altri due (subsintemi di Pezza della Breccia e di Masseria Impiso) nella paleovalle del Fiume Ofanto. I successivi sintemi di Foggianello e Barile costituiscono la fase deposizionale riferita al BV. Nel Sintema di Foggianello, le analisi di facies hanno consentito di riconoscere associazioni di facies che complessivamente possono essere riferite ad un ambiente alluvionale, di piana braided ciottolosa, e di conoide alluvionale. I depositi vulcanici, presenti nella parte alta del sintema sono stati correlati alle coltri ignimbritiche di Fara d’Olivo. Al Sintema di Barile, invece, sono associati depositi epiclastici di cenere e lapilli, fangosi e piroclastici, sia di caduta che di flusso. Le successioni sedimentarie sono state interpretate di ambiente alluvionale (piane braided sabbiose) affluenti di bacini palustri o di laghi effimeri, mentre alcuni dei depositi piroclastici sono stati associati ad un centro eruttivo individuato, alla base dell’unità, sul versante meridionale del BV. I sintemi del Torrente Olivento e di Caperroni comprendono altre tre unità terrazzate alluvionali formate nella fase di reincisione dei depositi del BV. A questo dettagliato quadro stratigrafico sono stati associati differenti ricostruzioni paleogeografiche suddivise per supersintema, sintema e subsintemi.
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