Testo critico contenuto nel catalogo della mostra "Margherita Serra. Corpi segreti", curata da Gillo Dorfles e allestita a Matera presso lo Spazio Sculpture Art, da luglio a settembre 2012, con il patrocinio dell'UNESCO, della Regione Basilicata, della Provincia e del Comune di Matera. Il testo critico ha ad oggetto la recente produzione scultorea dell'artista Margherita Serra (Brescia, 1943). Superata una precedente fase informata ad un'astrazione organica memore di Arp e Moore, nell'ultimo decennio la scultrice è approdata ad una nuova forma figurativo-oggettuale, inaugurando una ricerca di grande originalità sul tema del corsetto femminile, indumento carico di storia culturale che l'artista scolpisce nel marmo o modella nel vetro di Murano e in altri materiali, talvolta aggiungendovi dettagli ready-made e issandolo su impalcature in ferro che ricordano crinoline ottocentesche. Il corpo femminile non viene rappresentato dalla scultrice, ma evocato "in absentia" attraverso involucri che sembrano attendere di essere riempiti virtualmente da ciascuno. Nonostante la sua apparenza desueta, il corsetto rinvia, nella sua forte presenza oggettuale, ad una femminilità attuale, libera e consapevole.

Il corpo assente e l'involucro.

CUOZZO, Mariadelaide
2012-01-01

Abstract

Testo critico contenuto nel catalogo della mostra "Margherita Serra. Corpi segreti", curata da Gillo Dorfles e allestita a Matera presso lo Spazio Sculpture Art, da luglio a settembre 2012, con il patrocinio dell'UNESCO, della Regione Basilicata, della Provincia e del Comune di Matera. Il testo critico ha ad oggetto la recente produzione scultorea dell'artista Margherita Serra (Brescia, 1943). Superata una precedente fase informata ad un'astrazione organica memore di Arp e Moore, nell'ultimo decennio la scultrice è approdata ad una nuova forma figurativo-oggettuale, inaugurando una ricerca di grande originalità sul tema del corsetto femminile, indumento carico di storia culturale che l'artista scolpisce nel marmo o modella nel vetro di Murano e in altri materiali, talvolta aggiungendovi dettagli ready-made e issandolo su impalcature in ferro che ricordano crinoline ottocentesche. Il corpo femminile non viene rappresentato dalla scultrice, ma evocato "in absentia" attraverso involucri che sembrano attendere di essere riempiti virtualmente da ciascuno. Nonostante la sua apparenza desueta, il corsetto rinvia, nella sua forte presenza oggettuale, ad una femminilità attuale, libera e consapevole.
2012
9788897724087
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
SERRA CUOZZO.pdf

solo utenti autorizzati

Descrizione: Contributo in volume
Tipologia: Pdf editoriale
Licenza: DRM non definito
Dimensione 6.23 MB
Formato Adobe PDF
6.23 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11563/29301
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact