Biodiversità per il Molise. Ecologie del paesaggio

Il lavoro mira a ricostruire la complessa ecologia storica e geografica della regione molise attraverso differenti livelli di lettura e di rappresentazione cartogafica allo scopo di indirizzare la nuova stagione paesaggistica. Dalla lettura dei geografi degli anni cinquanta e sessanta (Sestini, Biasutti) il Molise appare una terra che improvvisamente impoverisce i caratteri salienti del paesaggio dell’Appenino Centrale, perdono altezze e spuntoni le montagne, le valli rugosità e incisività, rendendo monotoni i paesaggi e la maniera di abitarli. Montagna modesta e mediocre montagna argillosa dalle argille caotiche e scagliose, quasi la natura geologica fosse una colpa o una condanna di queste terre, sono termini che mostrano quanto questo “paesaggio di mezzo” fosse poco congegnale all’idea di “bel paesaggio” a cui erano stati educati a vedere i suoi descrittori. L’obiettivo degli studi relativi alle ecologie del territorio molisano è stato quello di rintracciarne i caratteri per ricostruire vocazioni e identità. L’interpretazione fornita è una sintesi non soltanto delle forme di sviluppo interno ma soprattutto delle sue potenzialità di relazione.