IMPIEGO DI FOSFITI DERIVANTI DALL’ACIDO DEOSSICOLICO COME LEGANTI CHIRALI NELLE ADDIZIONI ASIMMETRICHE CU-CATALIZZATE DI DIALCHILZINCO A ENONI CICLICI Anna Iulianoa, Rita Torchiab, Patrizia Scafatob a Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale, Università di Pisa, Via Risorgimento 35, 56126 PISA b Dipartimento di Chimica , Università della Basilicata, Via N. Sauro 85, 85100 POTENZA Le addizioni coniugate asimmetriche di composti organometallici a enoni ciclici, in presenza di complessi di rame con leganti chirali di tipo fosfito o fosforammidito, costituiscono spesso il passaggio chiave di numerose sintesi di composti di interesse industriale e farmaceutico.1 Recentemente sono stati sintetizzati quattro nuovi fosfiti (1a-b e 2a-b), ottenuti a partire da due diversi monoidrossi derivati dell’acido deossicolico e da (R)- o (S)-binaftilclorofosfito2. Essi si sono rivelati efficienti precursori catalitici nell’addizione di dietilzinco ad enoni aciclici, fornendo i prodotti in rese elevate ed e.e. fino al 78%, con enantioselettività dipendenti sia dalla configurazione assoluta del sistema binaftilico che dalla posizione dell’unità fosfito sullo scheletro colestanico. Essendo ben nota in letteratura, in tali reazioni, la forte dipendenza dell’efficienza catalitica di leganti di questo tipo dalla natura del substrato, è sembrato interessante verificare l’attività catalitica dei fosfiti 1 e 2 nell’addizione di dietilzinco al 2-cicloesenone, substrato modello per gli enoni ciclici, e di dimetilzinco al 2-ciclopentadecenone, modello di enone macrociclico, il cui prodotto di addizione, il (-)-muscone 3, è un composto naturale di notevole interesse economico. Prove preliminari hanno evidenziato che tali fosfiti promuovono la reazione di addizione di dialchilzinco su enoni ciclici (e.e. fino al 65%) con enantioselettività che dipendono, anche in questo caso, dalla struttura del fosfito, dalla natura del substrato e dalle condizioni di reazione. Si è, inoltre, rilevato un diverso contributo del frammento colestanico del legante sull’induzione asimmetrica a seconda del substrato esaminato: infatti, nelle stesse condizioni sperimentali, l’addizione al cicloesenone in presenza di 1a fornisce il prodotto di alchilazione con e.e. decisamente superiori rispetto a quelli ottenuti utilizzando 1b come legante (50% contro 12%), mentre, nel caso dell’enone macrociclico, i due leganti diastereoisomeri, 1a e 1b, forniscono il muscone con e.e. paragonabili e configurazione assoluta opposta. 1) (a) Arnold, L.,A.; Naasz, R.; Minnaard, A., J.; Feringa, B., L.J. Am. Chem. Soc. 2001, 123, 5841; (b) Alexakis, A.; Benhamin, C.; Fourioux, X.; van de Heuvel, A.; Leveque, J., M. ; March, S. ; Rosset. S. Synlett 1999, 11, 1811. 2) Iuliano, A.; Scafato, P. Tetrahedron:Asymmetry 2003, 14, 61 *Lavoro eseguito con il supporto finanziario dell’Università degli Studi della Basilicata e del MIUR-COFIN 2002: “Sintesi di aromi e fragranze”

Impiego di fosfiti derivanti dall’acido deossicolico come leganti chirali nelle addizioni asimmetriche Cu-catalizzate di dialchil zinco a enoni ciclici

SCAFATO, Patrizia
2004-01-01

Abstract

IMPIEGO DI FOSFITI DERIVANTI DALL’ACIDO DEOSSICOLICO COME LEGANTI CHIRALI NELLE ADDIZIONI ASIMMETRICHE CU-CATALIZZATE DI DIALCHILZINCO A ENONI CICLICI Anna Iulianoa, Rita Torchiab, Patrizia Scafatob a Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale, Università di Pisa, Via Risorgimento 35, 56126 PISA b Dipartimento di Chimica , Università della Basilicata, Via N. Sauro 85, 85100 POTENZA Le addizioni coniugate asimmetriche di composti organometallici a enoni ciclici, in presenza di complessi di rame con leganti chirali di tipo fosfito o fosforammidito, costituiscono spesso il passaggio chiave di numerose sintesi di composti di interesse industriale e farmaceutico.1 Recentemente sono stati sintetizzati quattro nuovi fosfiti (1a-b e 2a-b), ottenuti a partire da due diversi monoidrossi derivati dell’acido deossicolico e da (R)- o (S)-binaftilclorofosfito2. Essi si sono rivelati efficienti precursori catalitici nell’addizione di dietilzinco ad enoni aciclici, fornendo i prodotti in rese elevate ed e.e. fino al 78%, con enantioselettività dipendenti sia dalla configurazione assoluta del sistema binaftilico che dalla posizione dell’unità fosfito sullo scheletro colestanico. Essendo ben nota in letteratura, in tali reazioni, la forte dipendenza dell’efficienza catalitica di leganti di questo tipo dalla natura del substrato, è sembrato interessante verificare l’attività catalitica dei fosfiti 1 e 2 nell’addizione di dietilzinco al 2-cicloesenone, substrato modello per gli enoni ciclici, e di dimetilzinco al 2-ciclopentadecenone, modello di enone macrociclico, il cui prodotto di addizione, il (-)-muscone 3, è un composto naturale di notevole interesse economico. Prove preliminari hanno evidenziato che tali fosfiti promuovono la reazione di addizione di dialchilzinco su enoni ciclici (e.e. fino al 65%) con enantioselettività che dipendono, anche in questo caso, dalla struttura del fosfito, dalla natura del substrato e dalle condizioni di reazione. Si è, inoltre, rilevato un diverso contributo del frammento colestanico del legante sull’induzione asimmetrica a seconda del substrato esaminato: infatti, nelle stesse condizioni sperimentali, l’addizione al cicloesenone in presenza di 1a fornisce il prodotto di alchilazione con e.e. decisamente superiori rispetto a quelli ottenuti utilizzando 1b come legante (50% contro 12%), mentre, nel caso dell’enone macrociclico, i due leganti diastereoisomeri, 1a e 1b, forniscono il muscone con e.e. paragonabili e configurazione assoluta opposta. 1) (a) Arnold, L.,A.; Naasz, R.; Minnaard, A., J.; Feringa, B., L.J. Am. Chem. Soc. 2001, 123, 5841; (b) Alexakis, A.; Benhamin, C.; Fourioux, X.; van de Heuvel, A.; Leveque, J., M. ; March, S. ; Rosset. S. Synlett 1999, 11, 1811. 2) Iuliano, A.; Scafato, P. Tetrahedron:Asymmetry 2003, 14, 61 *Lavoro eseguito con il supporto finanziario dell’Università degli Studi della Basilicata e del MIUR-COFIN 2002: “Sintesi di aromi e fragranze”
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