Durante gli anni trascorsi come psichiatra presso la clinica universitaria di Heidelberg, Karl Jaspers pubblica una serie di storie di malate e malati che costituiscono il “laboratorio” concettuale della prima edizione dell’Allgemeine Psychopathologie e il nucleo originario del suo approccio biografico. Questo volume mostra come, attraverso tali storie, si delinei la peculiarità dell’innovativo approccio jaspersiano ai fenomeni patologici della vita psichica e la profonda tensione etica che lo anima. Le vite infrante e marginalizzate di bambine omicide, gelosi deliranti, malati schizofrenici acquisiscono dignità scientifica e divengono il luogo in cui si manifesta nella sua forma più radicale e dolorosa l’indecifrabilità non solo della malattia ma della stessa condizione umana: la sua irriducibilità alla norma, la sua infinita apertura al senso, la sua vulnerabilità come condizione di libertà. Vedendo l’umano nel patologico e non consegnandolo allo spazio di una muta e reietta alterità, Jaspers mostra e eticamente custodisce il limite enigmatico dell’esperienza psicopatologica, nella consapevolezza che l’enigma del malato è, innanzitutto, l’enigma dell’umano.
L’enigma dell'umano. Storie di vita e di malattia negli scritti psicopatologici di Karl Jaspers
Anzalone M.
2025-01-01
Abstract
Durante gli anni trascorsi come psichiatra presso la clinica universitaria di Heidelberg, Karl Jaspers pubblica una serie di storie di malate e malati che costituiscono il “laboratorio” concettuale della prima edizione dell’Allgemeine Psychopathologie e il nucleo originario del suo approccio biografico. Questo volume mostra come, attraverso tali storie, si delinei la peculiarità dell’innovativo approccio jaspersiano ai fenomeni patologici della vita psichica e la profonda tensione etica che lo anima. Le vite infrante e marginalizzate di bambine omicide, gelosi deliranti, malati schizofrenici acquisiscono dignità scientifica e divengono il luogo in cui si manifesta nella sua forma più radicale e dolorosa l’indecifrabilità non solo della malattia ma della stessa condizione umana: la sua irriducibilità alla norma, la sua infinita apertura al senso, la sua vulnerabilità come condizione di libertà. Vedendo l’umano nel patologico e non consegnandolo allo spazio di una muta e reietta alterità, Jaspers mostra e eticamente custodisce il limite enigmatico dell’esperienza psicopatologica, nella consapevolezza che l’enigma del malato è, innanzitutto, l’enigma dell’umano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


