Il presente contributo indaga il caso paradigmatico delle residenze INCIS realizzate agli albori del Ventennio fascista nella città di Potenza, evidenziando il dualismo tra innovazione e passatismo nell’ambito dell’architettura italiana del primo Novecento. In particolare, si analizzano le dinamiche sociali e formali che hanno guidato la costruzione di una nuova edilizia borghese per il ceto impiegatizio statale, in un contesto urbano periferico, sebbene caratterizzato da profonde trasformazioni. L’approccio adottato integra l’analisi storico-architettonica con una riflessione sul ruolo del disegno come pratica descrittiva, critica e narrativa, che attraverso l’elaborazione grafica ed il confronto con il materiale documentario d’epoca, propone una lettura stratificata delle preesistenze come dispositivo di memoria e veicolo di un linguaggio ideologico. In tale prospettiva, le rappresentazioni prodotte divengono forme visuali di racconto, capaci di restituire il valore culturale di un patrimonio costruito spesso trascurato, rafforzando il legame tra lo spazio e la narrazione identitaria.

Il revisionismo borghese nelle case per gli statali di inizio Novecento a Potenza

Antonio Bixio;Raffaele Berardino
2025-01-01

Abstract

Il presente contributo indaga il caso paradigmatico delle residenze INCIS realizzate agli albori del Ventennio fascista nella città di Potenza, evidenziando il dualismo tra innovazione e passatismo nell’ambito dell’architettura italiana del primo Novecento. In particolare, si analizzano le dinamiche sociali e formali che hanno guidato la costruzione di una nuova edilizia borghese per il ceto impiegatizio statale, in un contesto urbano periferico, sebbene caratterizzato da profonde trasformazioni. L’approccio adottato integra l’analisi storico-architettonica con una riflessione sul ruolo del disegno come pratica descrittiva, critica e narrativa, che attraverso l’elaborazione grafica ed il confronto con il materiale documentario d’epoca, propone una lettura stratificata delle preesistenze come dispositivo di memoria e veicolo di un linguaggio ideologico. In tale prospettiva, le rappresentazioni prodotte divengono forme visuali di racconto, capaci di restituire il valore culturale di un patrimonio costruito spesso trascurato, rafforzando il legame tra lo spazio e la narrazione identitaria.
2025
9788835182412
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