Il piede della frana attiva di Varco d’Izzo, a Potenza, è attraversato dalla linea ferroviaria nazionale Battipaglia-Taranto con una galleria artificiale che, realizzata nel 1880 dalle Ferrovie dello Stato, negli anni ’90 è stata demolita e ricostruita. La frana è oggetto di monitoraggio da parte dell’Università dalla Basilicata da circa vent’anni. Sono state eseguite perforazioni di sondaggio e sono stati installati inclinometri, piezometri, celle di pressione totale, capisaldi per misure GPS. Sono stati valutati gli spostamenti elaborando i dati satellitari COSMO-SkyMed. Le deformazioni interne della galleria sono state monitorate con un sensore distribuito di deformazione a fibra ottica. I risultati delle indagini hanno consentito di ricostruire il campo di velocità della frana e di valutare gli spostamenti subiti da edifici e infrastrutture. La frana, nel periodo 2004-2023, si è mossa con velocità annue costanti nel tempo e, a valle della S.S. Basentana, variabili fra 1 cm/anno e 4 cm/anno. A partire dal 2023, in corrispondenza della galleria, si stanno registrando riduzioni delle pressioni interstiziali lungo le superfici di scorrimento. L’approfondimento di questo fenomeno e dei suoi effetti sulle velocità di spostamento risulta particolarmente interessante in un momento di intenso dibattito sugli effetti climatici.
Monitoraggio dell’accumulo di una frana in Argille Varicolori e della galleria artificiale che l’attraversa
G. Ostuni;R. Vassallo;C. Di Maio
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2025-01-01
Abstract
Il piede della frana attiva di Varco d’Izzo, a Potenza, è attraversato dalla linea ferroviaria nazionale Battipaglia-Taranto con una galleria artificiale che, realizzata nel 1880 dalle Ferrovie dello Stato, negli anni ’90 è stata demolita e ricostruita. La frana è oggetto di monitoraggio da parte dell’Università dalla Basilicata da circa vent’anni. Sono state eseguite perforazioni di sondaggio e sono stati installati inclinometri, piezometri, celle di pressione totale, capisaldi per misure GPS. Sono stati valutati gli spostamenti elaborando i dati satellitari COSMO-SkyMed. Le deformazioni interne della galleria sono state monitorate con un sensore distribuito di deformazione a fibra ottica. I risultati delle indagini hanno consentito di ricostruire il campo di velocità della frana e di valutare gli spostamenti subiti da edifici e infrastrutture. La frana, nel periodo 2004-2023, si è mossa con velocità annue costanti nel tempo e, a valle della S.S. Basentana, variabili fra 1 cm/anno e 4 cm/anno. A partire dal 2023, in corrispondenza della galleria, si stanno registrando riduzioni delle pressioni interstiziali lungo le superfici di scorrimento. L’approfondimento di questo fenomeno e dei suoi effetti sulle velocità di spostamento risulta particolarmente interessante in un momento di intenso dibattito sugli effetti climatici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.